La portaerei Queen Elizabeth del Regno Unito è stata davvero seguita da sottomarini cinesi?

2002
La portaerei Queen Elizabeth del Regno Unito è stata davvero seguita da sottomarini cinesi?

In Inghilterra affermano che una formazione d’attacco di una portaerei britannica in navigazione nel Mar Cinese Meridionale alla fine di luglio ha avvistato sottomarini a propulsione nucleare cinesi al suo seguito. 

Un articolo, pubblicato dal quotidiano Daily Express, dove non sono indicate fonti, afferma che due sottomarini d'attacco a propulsione nucleare Tipo 093 della Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese (PLA) sono stati localizzati da operatori sonar antisommergibile a bordo delle fregate HMS Kent e HMS Richmond, che servivano come scorta per la portaerei HMS Queen Elizabeth nella formazione britannica. Inoltre aggiunge che un sottomarino della classe Astute del Regno Unito ha identificato un terzo sottomarino di tipo 093 mentre pattugliava davanti al gruppo di portaerei. 

I britannici dicono di essere riusciti a identificare i tipi di sottomarino cinesi dai suoni generati dalle eliche che sono unici per ogni sommergibile, scrive il Daily Express. “Questo dimostra che le nostre capacità antisommergibile, declinate durante l'Iraq e l'Afghanistan, sono tornate di ottimo livello”, si legge nell’articolo che cita le parole dell’ex contrammiraglio britannico Chris Parry.

Tuttavia, diversi esperti militari cinesi contattati dal Global Times dubitano della veridicità dell’articolo, poiché ritengono che il Regno Unito con articoli del genere voglia solo mettere in mostre le proprie capacità e attività. 

Insomma, per gli esperti cinesi, si tratta di marketing. 

Molte navi da guerra del Regno Unito non hanno raggiunto la piena capacità operativa e la loro capacità antisommergibile è limitata, ha affermato Song Zhongping, esperto militare e commentatore televisivo. Inoltre, nell’articolo si magnificano le capacità britanniche per sminuire i sottomarini cinesi. 

Quando conduce un'imboscata o un'intercettazione, un sottomarino non ha bisogno di essere vicino a una nave da guerra ostile per lanciare un attacco a lungo raggio, ha detto un altro esperto militare cinese al Global Times. 

Da così lontano, è molto difficile individuare il sottomarino, ha poi aggiunto l'esperto.

Come misura necessaria di difesa, è possibile che il PLA abbia utilizzato il gruppo d'attacco della portaerei HMS Queen Elizabeth come bersaglio immaginario per la pratica, ha dichiarato al Global Times un altro esperto di sottomarini. Inoltre è anche possibile che i sottomarini cinesi si siano rivelati intenzionalmente dopo aver portato a termine le loro missioni, inviando un avvertimento al gruppo di portaerei del Regno Unito, spiegano gli esperti. 

Il gruppo d'attacco della portaerei britannica ha navigato a lungo verso l'Estremo Oriente per mostrare i muscoli, creare problemi e interrompere la pace e la stabilità nella regione. Il Global Times evidenzia infine come i media britannici adesso una bugia infondata per far sembrare il Regno Unito vittima dell’aggressività cinese. Una tattica spesso utilizzata dalle forze occidentali per confondere le acque utilizzando "fatti" inventati per attaccare Pechino e creare teorie sulla "minaccia cinese”. 

Lo stesso identico copione che viene utilizzato dagli occidentali per attaccare la Russia. 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti