La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota"

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La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota"


Tutta la bestiale ignoranza piddina in una foto.

La giunta comunale di Bologna ha disposto il divieto del termine “patriota” nella toponomastica cittadina, da sostituire con “partigiano” o “partigiana”.

Ebbene, al netto del fatto che solo un piddino può ritenere patriota un sinonimo di nazionalista - giacchè la patria, a differenza della nazione, si basa sull’appartenenza a una comunità, una cittadinanza, giuridica (e quindi egalitaria) e non etnica - qua il problema è assai grave. Perché tentando goffamente di perpetuare il mito di una resistenza antifascista oramai ridotta a manierismo cosmetico, modaiolo liberale e radical chic, un provvedimento tanto scellerato getta una quintalata di merda su una parola che ha ispirato secoli e generazioni di poeti.

Da Orazio a Manzoni passando per Dante, tanto per capirci. E soprattutto sulla memoria dei GAP, i Gruppi di Azione Patriottica, gente che la Resistenza l’ha fatta per davvero e per la Patria ci è morta. E che se avesse saputo in che mani lasciava il Paese prima vi avrebbe preso a a pernacchie e poi si sarebbe consegnata armi e bagagli ai tedeschi. Non so più come insultarvi perché le parolacce le ho finite da tempo.

Non resta che continuare ostinatamente a lottare affinché siate definitivamente cancellati dalla storia politica italiana, ricordati solo per ciò che realmente siete: i più vili traditori della Repubblica.

Antonio Di Siena

Antonio Di Siena

Direttore editoriale della LAD edizioni. Avvocato, blogger e autore di "Memorandum. Una moderna tragedia greca" 

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