Jet militari USA violano lo spazio aereo del Venezuela. Caracas: "Grave provocazione"
Il governo venezuelano ha denunciato energicamente attraverso i ministeri della Difesa e degli Esteri un'incursione illegale di aerei da combattimento statunitensi, rilevata il 2 ottobre 2025 a circa 75 chilometri dalle proprie coste, all'interno della regione d'informazione di volo (FIR) di Maiquetía.
L'episodio, confermato anche dalla compagnia aerea colombiana Avianca, è stato definito una "provocazione che minaccia la sovranità nazionale" in violazione del diritto internazionale e della Convenzione di Chicago. Caracas ha affermato che la manovra, identificata dal Comando di Difesa Aerospaziale Integrale (CODAI), ha messo a rischio la sicurezza del traffico civile e configura un pattern di molestie inaccettabile. Le autorità hanno pertanto richiesto al Segretario alla Guerra USA, Peter Hegseth, di cessare immediatamente quella che hanno definito una "posizione avventata e guerrafondaia", minacciando di portare la denuncia all'ONU, al Consiglio di Sicurezza, all'Organizzazione per l'Aviazione Civile Internazionale (ICAO) e alla CELAC.
Il Ministro della Difesa Vladimir Padrino López aveva precedentemente segnalato l'avvistamento di almeno cinque caccia F-35, di stanza a Porto Rico, definendo la loro presenza una "minaccia alla sicurezza nazionale". Il contesto regionale rimane teso, con un recente dispiegamento militare statunitense nel Caribe giustificato dalla lotta al narcotraffico, ma visto da Caracas e da altri leader regionali come una strategia per minare la zona di pace e perseguire un "cambio di regime".