"Vittoria tattica". Quando nell'aprile 2022 gli ucraini allagarono un loro villaggio
Il dato Pmi di marzo in Cina è una buona notizia per tutto il mondo
Pmi servizi Cina a 58.3 a marzo, ai massimi dal 2011. Il primo trimestre, che si pensava debolissimo dopo la fine dello zero covid, si appresta a sorprendere.
Manager miei amici mi dissero a dicembre: "primo trimestre debole, forse in negativo".
Ma lo slancio dei consumi ha sorpreso tutti, il via libera per tutti sta scatenando i cinesi, alle prese con ristoranti, viaggi, acquisti nei negozi. Lo slancio sembra imitare ciò che successe da noi a partire da maggio 2020, quando, assieme alle costruzioni, i servizi esplosero, specie poi nel 2021 e nel 2022.
Era il risparmio accumulato in tempo di pandemia. Su scala molto piu' grande sta succedendo in Cina, con effetto di trascinamento del mercato mondiale.
La stessa Italia, da due mesi, conosce un balzo di export verso la Cina pari a +135%.
Il Made in Italy incontra le richieste dell'enorme classe media vogliosa di beni di consumo ben fatti. Si è inoltre inaugurata, dopo 3 anni, la tratta Pechino Roma, molti cinesi dopo anni si affacciano nel nostro paese.
Ma è il sud est asiatico che conosce la fortuna della fine della politica di zero covid. Thailandia, Hong Kong, Malesia, Indonesia, Filippine ecc. sono inondate da turisti cinesi.
Domenica scorsa un manager che ha rapporti con tutta l'Asia mi comunicava che i salari nel sud est asiatico stanno esplodendo, c'è carenza di personale specie nella ristorazione, molti cambiano lavoro per guadagnare di piu', un pò come da tre anni sta succedendo da noi. E' un fenomeno mondiale, e la fine della politica di zero covid lo accelera. Sempre domenica, manager che stanno in Cina mi comunicavano che ai loro dipendenti aumentavano quest'anno i salari dell'8-10%. Teniamo d'occhio l'Asia. La sua reflazione salariale forse arriverà fin qui.
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