Il commercio all’interno dei BRICS ha superato i 762 miliardi di dollari nel 2022

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Il commercio all’interno dei BRICS ha superato i 762 miliardi di dollari nel 2022

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Il blocco BRICS rappresenta ormai il 25% della ricchezza mondiale, il 42% della popolazione sulla terra ed il 15% del commercio globale. All’interno del blocco, il commercio tra gli Stati membri del BRICS ha raggiunto i 762 miliardi di dollari nel 2022, con gli investimenti esteri che svolgono un ruolo importante nella crescita delle economie del blocco, secondo quanto affermato dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. "Mentre celebriamo il 15° anniversario dei BRICS, lo scorso anno il commercio tra i paesi BRICS ha raggiunto un totale di 762 miliardi di dollari. Gli investimenti esteri hanno svolto un ruolo importante nella crescita delle economie BRICS. Il totale degli investimenti diretti esteri annuali nei paesi BRICS è quattro volte maggiore di quello del 20 anni fa", ha dichiarato Ramaphosa durante il vertice annuale di alto livello del blocco, in corso di svolgimneto da martedì a giovedì a Johannesburg. La crescita economica dei paesi BRICS “deve essere sostenuta dalla trasparenza” ed “essere compatibile con un sistema commerciale multilaterale che sostenga un’agenda di sviluppo”, ha osservato il presidente del Sud Africa, che presiederà il blocco nel 2023.

"Abbiamo bisogno di una riforma fondamentale delle istituzioni finanziarie globali, affinché possano essere più agili e reattive alle sfide che le economie in via di sviluppo si trovano ad affrontare", ha evidenziato il leader sudafricano. 

La Nuova Banca per lo Sviluppo dei BRICS è all’avanguardia in questo settore poiché ha dimostrato la capacità di mobilitare risorse per le infrastrutture e lo sviluppo sostenibile nelle economie emergenti sin dalla sua istituzione nel 2015, ha aggiunto Ramaphosa.

Un altro tema all’oridne del giorno è l’uso del dollaro, con il presidente russo Vladimir Putin che, parlando virtualmente, afferma che gli sforzi per de-dollarizzazione stanno guadagnando terreno. “La quota delle operazioni di importazione ed esportazione in dollari USA all’interno dei BRICS è in calo, l’anno scorso era solo del 28,7%. In realtà questo vertice discuterà l’intera gamma di questioni relative alla transizione alle valute nazionali in tutti i settori della cooperazione economica per quanto riguarda le nostre cinque nazioni”.

Nel frattempo, il presidente del Brasile Lula Da Silva, afferma che il suo paese è tornato in Africa dopo un calo del commercio negli ultimi anni.

“È inaccettabile che nel 2022 il commercio del Brasile con l’Africa sia diminuito di un terzo rispetto al 2013, quando erano quasi 30 miliardi di dollari, il commercio dall’Africa corrisponde ancora al 3,5% del commercio estero del Brasile, c’è ancora spazio per crescere”.

Nel frattempo, l’India si è impegnata a trasferire le competenze digitali nel blocco.

Il Primo Ministro Narendra Modi afferma a tal proposito: "L'India ha il costo per gigabyte più basso, dai venditori ambulanti ai grandi centri commerciali, tutti utilizzano UPI che è l'interfaccia di pagamento unificata oggi. L'India è il paese con il maggior numero di transazioni digitali nel mondo, anche paesi come gli Emirati Arabi Uniti, Singapore e la Francia si stanno unendo a questa piattaforma e ci sono diverse possibilità di lavorare su questa piattaforma anche con i paesi BRICS”.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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