Guerra in Europa: il "lapsus" del Presidente Mattarella alle Nazioni Unite

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Guerra in Europa: il "lapsus" del Presidente Mattarella alle Nazioni Unite


di Gianpasquale Santomassimo

Visto in diretta l'intervento di Mattarella all'assemblea dell'ONU. Davanti a un'aula semivuota, il Presidente si è prodotto in un comizio molto duro e dettagliato contro la Russia, riservando al Medio Oriente generici auspici di pacificazione che lasciano il tempo che trovano.

Con qualche singolare lapsus: tale si deve considerare l'accusa a Putin di avere riportato la guerra in Europa. Dimenticando la guerra alla Serbia, a cui prese parte anche un governo di cui Mattarella era vicepresidente. Ipocrita anche l'affermazione per cui non è ammissibile modificare i confini e occupare un territorio altrui. Cosa si fa, si restituisce il Kosovo alla Serbia, smantellando la più grande base militare che gli Usa hanno installato in quel territorio? Per non parlare di una occupazione illegale e arbitraria che in Medio Oriente dura dal 1967.

Ma non è il caso di polemizzare su questo. Piuttosto, va rilevata l'assenza dell'Italia alla cerimonia di insediamento di Putin. E' un altro tassello di un atteggiamento che si configura come contrario all'interesse nazionale e fortemente autolesionistico. Avremmo tutto l'interesse a ristabilire un rapporto con la Russia, o almeno a crearne i presupposti per un futuro non troppo lontano.

Anche per sganciarci da una disposizione di follia strategica imposta dagli Usa alla Nato e di conseguenza all'Europa.

Gianpasquale Santomassimo

Gianpasquale Santomassimo

Storico e docente italiano. Ha insegnato presso il Dipartimento di storia dell'Università di Siena. Autore di "Antifascismo e dintorni" (Manifestolibri, 2004)

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