Guai a casa Biden: dopo l'incriminazione di Hunter ora Joe è alle prese con l'impeachment

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Guai a casa Biden: dopo l'incriminazione di Hunter ora Joe è alle prese con l'impeachment

 

In compagnia del comico-presidente Volodymyr Zelensky, Joe Biden ha annunciato un nuovo finanziamento pari a circa 200 milioni di dollari a sostegno delle forze armate ucraine: nonostante l'annuncio e le abituali retoriche sul “mondo libero” e la guerra combattuta “per la libertà e la democrazia” nel suo discorso Joe Biden è sembrato consapevole delle difficoltà della situazione, sia sul terreno di guerra che sul terreno politico. Soprattutto su quest'ultimo non è detto che la Casa Bianca riesca a trovare una soluzione rapida per superarne l'ostruzionismo di una parte del partito repubblicano al sostegno bellico per Kiev. A questo proposito le parole del comunicato firmato dal segretario di stato Antony Blinken suonano molto chiare: “In ogni caso, a meno che il Congresso non agisca per approvare un sostegno aggiuntivo, questo sarà uno degli ultimi pacchetti di assistenza per la sicurezza che saremo in grado di fornire all'Ucraina”

A ciò si aggiungono gli altri pasticci che riguardano l'amministrazione Biden ed alcuni membri della famiglia presidenziale: su tutti Joe ed Hunter. Una delle ultime apparizioni pubbliche del presidente americano Joe Biden ha avuto luogo in occasione della festa del ringraziamento: nel corso delle celebrazioni l'inquilino della Casa Bianca si era fatto fotografare con due grossi tacchini e su una spiaggia dell'Atlantico insieme ad alcuni familiari, tra cui il problematico figlio Hunter. Proprio in relazione alle controversie di cui quest'ultimo è protagonista i democratici americani si trovano alle prese con numerose difficoltà politiche sia negli affari interni che in quelli internazionali: difficoltà che visti con gli occhi della famiglia del presidente non sembrano affatto da meno.

Dopo l'incriminazione per porto abusivo di armi da fuoco dello scorso settembre, per Hunter Biden ne é arrivata una nuova, questa volta per evasione fiscale: secondo il procuratore David Weiss Hunter Biden “per 4 anni è stato coinvolto in uno schema fraudolento per non pagare circa 1,4 milioni di dollari in tasse federali riguardanti gli anni fiscali 2016-2019 e da gennaio 2017 fino al 2020, e per avere eluso l’accertamento delle imposte per l’anno fiscale 2018”. Ancora, secondo Weiss, la condotta di Hunter Biden si è distinta per “aver speso milioni di dollari per mantenere uno stile di vita stravagante. Tra il 2016 e il 15 ottobre 2020, l’imputato ha speso questo denaro in droghe, escort e fidanzate, hotel di lusso e proprietà in affitto, auto esotiche, abbigliamento e altri oggetti di natura personale, in breve, tutto tranne le tasse”. Nonostante le accuse formulate dal procuratore ed ogni evidenza l'avvocato di Hunter Biden Abbe Lowell ha dichiarato: “Sulla base dei fatti e della legge, se il cognome di Hunter fosse stato diverso da Biden, le accuse nel Delaware e ora in California non sarebbero neanche state presentate”.

Contemporaneamente il Congresso ha autorizzato l'indagine che potrebbe portare all'impeachment dell'attuale di Joe. Secondo l'accusa formulata dal presidente del comitato repubblicano di sorveglianza James Comer Joe Biden “ha mentito al popolo americano” in veste istituzionale con il fine di arricchire in modo illecito la propria famiglia. Le accuse che pendono sull'attuale presidente passano per l'Ucraina e per la carica – quella di vicepresidente – ricoperta da Joe Biden durante l'amministrazione Obama: poco dopo il golpe del 2014 che aveva portato alla destituzione violenta di Yanukonich e l'inizio dell'era Poroshenko ad Hunter Biden era stato affidato un importante incarico tra i vertici di Burisma con compensi stellari e senza alcun tipo di esperienza professionale che potesse ragionevolmente giustificarli. A questo si erano aggiunti depistaggi e ricatti, raccontati più volte dalla nostra redazione. Per nascondere la propria identità negli scambi di email l'allora vicepresidente Joe Biden utilizzava vari pseudonimi quali “The Big Guy” “Robin Ware” ed altri: l'utilizzo di questi pseudonimi è descritto insieme ad altri particolari nel libro di Miranda Devine “Laptop from hell”. Sia l'FBI che la Casa Bianca hanno da tempo confermato la veridicità degli scambi di email ed il fatto che a scrivere fosse proprio Joe Biden: secondo la Casa Bianca, però, quest'ultimo avrebbe utilizzato delle identità fittizie per presunte ragioni di sicurezza.

Emblematica la frase con cui Mike Johnson, un altro rappresentante repubblicano da poco diventato presidente della camera, ha commentato l'inchiesta che il suo schieramento ha condotto nei confronti di Hunter Biden: “tempi disperati richiedono misure disperate”. In effetti la dichiarazione di Johnson sembra rispecchiare in modo fedele i sentimenti in seno alla società americana rispetto alle vicende in cui i Biden sono coinvolti. Basti pensare che secondo i risultati di un recente sondaggio dell'università di Harvard la maggioranza degli statunitensi ritiene che Joe Biden abbia utilizzato la propria posizione istituzionale per favorire gli affari privati del figlio Hunter.

La deputata repubblicana Kelly Armstrong pubblicando il testo risoluzione che autorizza l'indagine ha commentato in questo modo la decisione “È tempo che la Camera faccia il passo successivo nell'indagine sull'impeachment di Biden e adotti una risoluzione dell'inchiesta sull'impeachment. La Casa Bianca e diversi testimoni si sono ripetutamente rifiutati di collaborare con le indagini e hanno respinto i mandati di comparizione. Nonostante questo rifiuto, l'indagine ha scoperto dettagli allarmanti che richiedono un ulteriore esame. La famiglia Biden e i suoi collaboratori hanno ricevuto più di 24 milioni di dollari da cittadini stranieri. Joe Biden ha ricevuto $ 200.000 da suo fratello, James Biden, lo stesso giorno in cui James ha ricevuto un prestito di $ 200.000 da un operatore ospedaliero rurale in fallimento. Joe Biden ha anche ricevuto 40.000 dollari in denaro cinese riciclato da suo fratello e sua cognata. È ormai chiaro che la famiglia Biden ha fatto traffico di influenza in tutto il mondo usando il nome di Joe Biden come prodotto. Un'indagine in qualsiasi giurisdizione del paese andrebbe avanti se avesse questi fatti. Un voto su un'inchiesta di impeachment mette la Camera nella posizione migliore per prevalere in tribunale e scoprire la verità".

 

Fonti

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-scandalo_burisma_pestato_in_carcere_un_testimone_chiave_delle_interferenze_di_biden_sul_regime_di_kiev/45289_51932/

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-bidengate_n_indagini_n_procedimenti_nonostante_i_testimoni/82_50464/

https://www.ilsole24ore.com/art/cnn-possibile-nuova-incriminazione-hunter-biden-AFdOCWfB?refresh_ce=1

https://armstrong.house.gov/media/press-releases/armstrong-introduces-impeachment-inquiry-resolution

https://docs.house.gov/billsthisweek/20231211/BILLS-118hres918ih.pdf

https://www.state.gov/biden-administration-announces-additional-u-s-military-assistance-for-ukraine/

https://nypost.com/2023/11/20/news/60-believe-the-president-helped-and-participated-in-hunter-bidens-business-dealings/

https://abcnews.go.com/US/republicans-expected-subpoena-biden-family-members-sources/story?id=104692530

https://www.foxbusiness.com/video/6341600716112

https://www.dailywire.com/news/house-gop-chairman-unpacks-tax-focus-of-biden-impeachment-inquiry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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