ComeDonChisciotte, lo spettacolo triste dei falliti "scoop" di Fanpage
Osannata, addirittura, su Piazzapulita (La 7), la scalcagnata ’”inchiesta” di FanPage, durata ben sette mesi, per incastrare il sito Comedonchisciotte.org. Sito che, come ci illumina Fanpage, “è accusato da NewsGuard di essere una fabbrica di fake news”. Magari se questi “debunkers” avessero aggiunto che NewsGuard “lo strumento sull’affidabilità di internet” è capitanato da Michael Hayden, già direttore della CIA, l’informazione sarebbe stata più completa.
Ma vediamola da vicino l’”inchiesta” di FanPage <<"Sequestriamo un politico, lo teniamo chiuso per mesi": così i No Vax preparavano l'azione eclatante.>> che ripropone lo stesso stile di “giornalismo” di una sua “inchiesta” di un mese fa, basato su “prove” inesistenti e, soprattutto, sull’utilizzo dell’agent provocateur.
Dopo la solita carrellata di svitati, presentati come esponenti del movimento "No Green Pass", viene ripreso con una telecamera nascosta Raffaele Varvara (“leader dei No Vax romani”): uno dei principali collaboratori del sito Comedonchisciotte; la “prova” dei suoi intenti criminali sarebbe una sua frase mentre passeggia “dobbiamo innalzare un po’ il livello della rivendicazione (…) non possiamo farci problemi”.
Scena successiva davanti la trattoria romana “Cuore Ribelle”, presentata come un “covo di eversori fascisti”. Qui Varvara viene avvicinato, da un tizio “molto vicino a Forza Nuova” (verosimilmente, un agent provocateur) incautamente presentatogli dalla titolare del ristorante. Il tizio gli avrebbe annunciato la sua idea di sequestrare un politico per poi tenerlo chiuso per mesi; usiamo il condizionale perché il video che riprende la conversazione è tagliato (si veda il salto di fotogramma della allibita titolare della trattoria), quasi nulla si capisce dall’audio del video che, per quanto riguarda Virvara, si direbbe tratto da un video ripreso con una telecamera posizionata in modo diverso (vedi questo video confronto; si noti, inoltre, come la parola “rivendicazione” del primo video diventa, nell’audio confuso del secondo, “scontro” (come attestato dalla didascalia). In ogni caso, nulla viene documentato nei video prodotti da Fanpage di un eventuale assenso di Varvara alle folli intenzioni del tizio.
La scena successiva si svolge a Napoli e coinvolge due redattori di Comedonchisciotte (tra l’altro attivisti del movimento "No Green Pass") incazzati contro Fanpage. Comprensibilmente, in quanto questa testata giornalistica non si limita a criminalizzare chiunque si permetta di criticare la gestione dell’emergenza Covid ma, come documentato qui, utilizza i suoi “giornalisti martiri” per provocare nelle manifestazioni i “No Vax” nella verosimile speranza che qualcuno reagisca violentemente per potere, così realizzare video di “denuncia”; una tecnica che si direbbe abbia fatto scuola per molti altri media.
Ma torniamo a Napoli e all’altro (fallito) “scoop” di Fanpage.
Per realizzarlo, ha fatto infiltrare tra i “No Vax” napoletani, per ben sette mesi, una sua giornalista che non ha cavato un ragno dal buco; finché questa ha pensato bene di annunciare ai due redattori di Comedonchisciotte la possibilità di intervistare un “ex redattore di Fanpage” che, per vendicarsi avrebbe mostrato loro “documenti scottanti”. Ovviamente, i due (qui la loro testimonianza) accettano di intervistarlo ma, non essendo due allocchi, chiudono subito la questione quando scoprono che i “documenti scottanti” mostrati dal sedicente ex redattore di Fanpage (incomprensibilmente, celato da un passamontagna) consistono, tra l’altro, nella copia di un bonifico a firma “Mario Draghi” avente come beneficiario “Fanpage” e fotomontaggi, di infima qualità, che raffiguravano Angela Merkel e Ursula von der Leyen che chiacchierano affabilmente con il napoletano Gianluca Cozzolino, amministratore delegato di FanPage.
Tutta qui la farlocchissima ”inchiesta” di FanPage. Che, anche per una pietosa difesa della loro professione, ci si sarebbe aspettato venisse pudicamente sottaciuta dai giornalisti italiani. Tutt’altro! E ancora oggi l’”inchiesta di Fanpage che smaschera i No Vax”, oltre che da La 7 continua ad essere osannata dai media italiani. Che continuano, tutti insieme, a crocifiggere i “No Vax per le fake news che raccontano”.