Come Usa e Gran Bretagna cercano di prolungare il conflitto in Siria

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Come Usa e Gran Bretagna cercano di prolungare il conflitto in Siria

 

Secondo una sintesi ufficiale della sessione del 25 gennaio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla Siria ottenuta dal quotidiano libanese Al-Akhbar, gli Stati Uniti stanno lavorando attivamente per stabilire "linee rosse" opposte alla normalizzazione dei rapporti con il governo di Damasco, al ritorno dei rifugiati siriani e alla ricostruzione della nazione devastata dalla guerra.

Per quanto riguarda il ritorno dei rifugiati, Al-Akhbar avverte che invece di incoraggiare un processo di rimpatrio, gli Stati Uniti stanno esortando i paesi ospitanti a "raddoppiare il loro sostegno" ai programmi per i rifugiati, nonostante il grande onere sociale ed economico posto che già comporta su alcuni di questi paesi, in particolare il Libano.

Nell’articolo si denuncia che gli Stati Uniti e l'UE hanno subordinato la ricostruzione, il rimpatrio dei rifugiati e la revoca delle sanzioni alle loro "condizioni ripetute", una delle quali è l'accettazione da parte della Siria di un "processo politico credibile e completo", che significa sostanzialmente accettare le condizioni dettate da Washington.

Si sottolinea, inoltre, l'ostilità del Regno Unito nei confronti di Damasco durante la sessione, in particolare per quanto riguarda il traffico di droga siriano e la presunta "produzione e contrabbando di droga" del governo, che il CAPTAGON Act recentemente imposto mira a utilizzare come pretesto per espandere le sanzioni economiche.

Al-Akhbar fa anche riferimento a un precedente articolo dove ha rivelato che una delegazione militare USA-britannica ha incontrato rappresentanti e attivisti nel campo di Al-Rukban della 'zona di de-escalation' del sud-est della Siria – “nel tentativo di esplorare la possibilità di stabilire ” una nuova zona autonoma di 'auto-amministrazione', simile all'Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell'Est (AANES), guidata in parte dalla milizia curda sostenuta dagli Stati Uniti, le Forze democratiche siriane (SDF).

In pratica, è il continuo e chiaro interesse degli Stati Uniti nel promuovere la divisione della Siria. Nonostante ciò, l'area del campo di Al-Rukban, che circonda la regione di Al-Tanf dove si trova la base di occupazione statunitense, manca di fattibilità commerciale dato che non vi è alcuna struttura petrolifera o anche una fonte sostenibile di acqua per l'agricoltura.

Anche se il piano potrebbe non concretizzarsi, secondo il media libanese, gli Stati Uniti e il Regno Unito mostrano "uno speciale interesse" per la capacità del progetto di "ostacolare" l'autostrada Damasco-Baghdad.

Per quanto riguarda il maggiore sostegno di Washington alle fazioni dell'Esercito siriano libero (FSA) ospitate ad Al-Tanf, nell’articolo si evidenzia un ruolo degli Stati Uniti e del Regno Unito nel fornire addestramento congiunto a questi miliziani, in particolare nell'uso di mitragliatrici pesanti nelle operazioni di difesa aerea.

In sintesi, non potendo ammettere di aver perso la guerra in Siria per rovesciare Bashar al Assad, ecco l’ennesima iniziativa occidentale guidata dagli Stati Uniti volta a mantenere la Siria in uno stato di conflitto.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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