Che cosa significa affidare il Recovery Plan a McKinsey

13735
Che cosa significa affidare il Recovery Plan a McKinsey

Secondo fonti di stampa Mario Draghi ha affidato i dossier del Recovery Plan da presentare a Bruxelles alla società di consulenza aziendale McKinsey. Fatto salvo il fatto che il governo precedente ha perso un anno di tempo e ci sono dei tempi strettissimi da rispettare (fine Aprile se non erro), c'è tutto un mondo dietro questa scelta.

 

  1. Il piglio manageriale di Draghi, un piglio chiaramente anni 90. Peccato che siamo nel 2020 e sul mondo degli anni 90 del secolo scorso è calato il sipario;
  2. C'è l'efficientismo anni 90 (again) di McKinsey, gente uscita dalle madrasse neoliberiste con idee stravecchie;
  3. C'è il fatto che lo Stato che si vorrebbe progettare non è un azienda come pensano quelli di McKinsey;
  4. C'è che lo stato andrebbe riprogettato nel riferimento ideale dei principi della nostra Costituzione.

 

E insomma, niente. I progetti che verranno messi a terra saranno vecchi prima di nascere. Occorreva altro, occorreva un dibattito aperto, un dibattito democratico, magari partendo dalle scuole e dalle Università dove si sarebbero dovuti mettere a lavoro i nostri giovani (del resto, il mondo che deve nascere è il loro, o no?). Occorreva interrogarsi sui temi fondamentali, sui principi, sull'uomo-aumentato, e dunque su che cosa è l'uomo, su che cos'è il lavoro del futuro, sulla società che ci attende.

 

Bisognava fare un progetto aperto, democratico, inclusivo ma per davvero, per riprogettare questa nazione. Occorreva che i diversi piani del sapere si incontrassero: filosofico, giuridico, economico, informatico-tecnologico, sociale tutto insieme.

 

Si è deciso di affidare il nostro futuro alla fuffa di un'azienda vecchia dove lavorano dei vecchi e dei giovani vecchi nati bene usciti dalle solite madrasse che hanno gli anni 90 in testa.

 

Nel frattempo lo scontro tra visione centralizzata e decentralizzata continua. Uomini come Andreas Antonopoulos, i fratelli Durov, Nick Szabo, Ralph Merkle e Vitalik Buterin combattono e fanno, così come Zuckerberg, Gates, Musk e Pichai. Chi invece vive nel sistema di valori anni 90 vende consulenze a gonzi. Draghi è vecchio (e non è questione di età, è vecchio dentro).

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti