Calenda il falso liberale
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di Michele Blanco
I politici liberali, in Italia come altrove, sono, dovrebbero essere, coloro che promuovono l'ideologia politica del liberalismo. Questa ideologia si basa su principi fondamentali quali la libertà individuale, la libertà di parola e di critica, il libero mercato, la separazione dei poteri e il rispetto assoluto della democrazia. In sostanza, lo ribadisco, i liberali politici da sempre sostengono la libertà di parola, di critica, di pensiero, di religione e di associazione, nonché la libertà economica e il rispetto dei diritti umani fondamentali.
Calenda il "liberale" e il suo partito Azione, liberale in politica e ultraliberista in economia, hanno chiesto nuovamente ed esplicitamente alla università Luiss di licenziare il professore Alessandro Orsini.
Questo Calenda lo fa perché lui è pur sempre un senatore, ma dimeticando sostanzialmente i principi fondamentali del liberalismo e di libertà di parola. Per questo il senatore Carlo Calenda chiede il licenziamento di una persona che ha scritto, articoli dimostratesi anche a distanza di due anni veri e basati sui fatti reali, e, in particolare, un post, in realtà, non abbastanza offensivo contro di lui e il suo partitino, costruito a tavolino, senza alcun radicamento nella società costruito nei talk show televisivi e lautamente finanziato dalle industrie della morte che costruiscono armi, mine e bombe.
Oltretutto Calenda ha il vizio di insultare Alessandro Orsini o chiunque si permette di criticarlo, nei suoi video YouTube, in televisione, dove è costantemente presente anche se il suo partitino non ha che pochissimi voti, e sui social network con il tipico linguaggio volgare e violento che lo caratterizza. Ricordiamo che Calenda ha proposto di sconfiggere la Russia usando gli ucraini come carne da macello con i risultati disastrosi, con distruzioni e centinaia di migliaia di morti, che abbiamo davanti agli occhi. Calenda che non riconoscere il suo fallimento, insulta i suoi critici di continuo.
Quindi mi sebra evidente che Calenda sia un individuo che si dichiara liberale ma che, nella sua vita quotidiana, non si comporta in modo coerente con i principi liberali: Ad esempio, un individuo che si dichiara liberale ma che non rispetta la libertà di opinione degli altri o che giudica negativamente chi non condivide le sue posizioni.
Inoltre il Calenda non prende mai posizione contro una società che ha un alto livello di disuguaglianze economiche o un sistema politico che è soggetto a corruzione. Egli potrebbe essere definito come "liberale a parole", ma mai nei fatti.
Infatti secondo la visione filosofica di uno dei fondatori del liberalismo Jonh Locke, già nel diciassettesimo secolo, è lo stesso stato che nasce da una libera associazione di individui allo scopo di tutelare il diritto naturale alla vita, alla libertà di culto e alla proprietà. Ma lo scopo finale è quello di creare una società equa fondata sul rispetto dei diritti di tutte le persone, dissidenti inclusi, e dei doveri.
Nel libro più importante del liberalismo politico ed economico il maggior pensatore liberale Adam Smith scrisse: «Nessuna società può essere fiorente e felice se la maggior parte dei suoi membri è povera e miserabile», in A. Smith, La ricchezza delle nazioni, Milano, Mondadori, 2009, libro I, cap. 8, p. 169. Perché mai, al giorno d’oggi, Calenda e noi tutti dovremmo fare finta di non saperlo?