Brasile: l'Occidente deve "tenere conto" delle preoccupazioni della Russia

1563
Brasile: l'Occidente deve "tenere conto" delle preoccupazioni della Russia

L'Occidente dovrebbe tenere conto delle preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza, piuttosto che cercare di indebolirla e provocare un ulteriore conflitto che otrebbe sfociare in una nuova guerra mondiale, ha dichiarato Celso Amorim, alto consigliere del presidente brasiliano Lula per gli affari internazionali.

"Non vogliamo una terza guerra mondiale. E anche se non ce ne fosse una, non vogliamo una nuova guerra fredda (...) Tutte le preoccupazioni dei Paesi della regione devono essere prese in considerazione se vogliamo la pace", ha dichiarato l'alto funzionario secondo quanto riportato dal Financial Times.

In questo senso, Amorim ha ricordato la "strategia" utilizzata contro i tedeschi dopo la Prima guerra mondiale, quando l'obiettivo era indebolire Berlino con il Trattato di Versailles. "Sappiamo cosa è successo", ha aggiunto.

L’esperto politico ha anche sottolineato che la sicurezza nazionale è una delle principali preoccupazioni di Mosca, riferendosi all'assedio e all'espansione della NATO sempre più vicina ai suoi confini.

"Non possiamo giudicare la situazione dall'ultimo anno e mezzo. È una situazione che dura da decenni. La Russia ha delle preoccupazioni che devono essere prese in considerazione. Non è colpa dell'Ucraina. L'Ucraina è una vittima, una vittima di quel che resta della Guerra Fredda”. 

Amorim ha nuovamente insistito sul fatto che anche le sanzioni anti-russi non sono il modo migliore per risolvere il conflitto in Ucraina.

"Il Brasile ritiene che le sanzioni siano raramente il modo migliore per procedere (...) Tendono a isolare lo Stato (...), minando la sua fiducia nella comunità internazionale, che è importante per raggiungere soluzioni pacifiche".

L'alto consigliere del presidente brasiliano ha visitato sia Kiev che Mosca nelle ultime settimane, come parte di una spinta diplomatica in corso per porre fine alle ostilità. Ma ha sottolineato che Brasilia nutre serie preoccupazioni per gli sforzi occidentali in corso per destabilizzare la Russia e ha spiegato che tali tattiche rischiano di ampliare la portata del conflitto.

Le osservazioni arrivano mentre le forze anti-russe hanno mosso pesanti critiche al Brasile per la sua neutralità nel conflitto ucraino e per il rifiuto di accodarsi alle scellerate sanzioni occidentali contro un partner commerciale cruciale come Mosca.

A gennaio Lula è stato pesantemente attaccato per aver suggerito che Kiev condivide la colpa delle ostilità in corso e che l'intervento della Russia è stato provocato.

Ad aprile, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense John Kirby ha accusato Lula di "ripetere a pappagallo la propaganda russa e cinese", dopo che il presidente brasiliano aveva suggerito che gli Stati Uniti avrebbero dovuto "smettere di incoraggiare" il conflitto.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev di Marinella Mondaini Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti