Biden “è deluso” dai piani di Xi Jinping

Biden “è deluso” dai piani di Xi Jinping

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Il presidente statunitense, ieri, ha espresso domenica la sua insoddisfazione per la notizia secondo cui il suo omologo cinese probabilmente non parteciperà al prossimo vertice del Gruppo dei Venti (G20), che si terrà il 9 e 10 settembre a Nuova Delhi (India).

"Sono deluso, [...] ma riuscirò a vederlo", ha detto Joe Biden ai giornalisti, senza fornire ulteriori dettagli su dove e quando prevede di incontrare Xi Jinping.

La settimana scorsa, l’agenzia Reuters ha riferito che il premier Li Qiang dovrebbe rappresentare Pechino in questo incontro ad alto livello. Da parte sua, il Ministero degli Esteri cinese ha confermato, oggi, la partecipazione di Li "su invito" del governo indiano. 

In precedenza, si è saputo  che Vladimir Putin non avrebbe partecipato al vertice. Secondo quanto riferito, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov guiderebbe la delegazione russa all'evento.

L'ultimo incontro tra Biden e Xi

L'ultimo incontro tra Joe Biden e Xi Jinping ha avuto luogo nel novembre 2022 nell'ambito del vertice del G20 che si è tenuto sull'isola indonesiana di Bali. Il presidente nordamericano aveva ribadito allora che il suo Paese avrebbe “continuato a competere vigorosamente con la Cina”, ma che questa competizione “non doveva trasformarsi in conflitto”.

Da parte sua, il presidente cinese ha sottolineato che è necessario impostare la rotta giusta per le relazioni tra Cina e Stati Uniti e metterle su una traiettoria ascendente. Xi ha anche ribadito che la questione Taiwan è la “prima linea rossa” da non oltrepassare nei rapporti tra Pechino e Washington.

Alla fine di giugno di quest'anno, Biden aveva assicurato che intendeva incontrare a breve termine il suo omologo cinese nonostante lo avesse definito in un comunicato un "dittatore".

L’avvertimento di Washington a Pechino: “la pazienza delle nostre aziende sta finendo”

Intanto, le schermaglie sul commercio non sembrano cessare. Il ministro del Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, ha avvertito, ieri, in un'intervista al canale CBS News che la pazienza degli investitori americani sta finendo per quanto riguarda  le condizioni commerciali a Pechino , che, secondo lei, dovrebbero essere "prevedibili ed eque."

Raimondo, che quattro giorni fa era in visita nella capitale cinese con l'obiettivo di cercare di allentare le tensioni tra i due Paesi, ha dichiarato che, nonostante siano stati fatti "progressi" su questo tema, "non ci potrà essere fiducia finché le autorità cinesi non seguiranno mantenere le loro promesse di affrontare le preoccupazioni di Washington." 

In particolare, la funzionaria, che ha tenuto a Pechino i primi colloqui di un ministro del Commercio americano con la Cina in cinque anni, denuncia che il contesto imprenditoriale cinese è diventato sempre più ostile nei confronti delle aziende statunitensi, in quanto negli ultimi mesi sono state oggetto di blitz e multe infondate.

Durante la sua visita in Cina, che rientra nel tentativo dell'amministrazione Biden di ricucire i rapporti con Pechino, ostacolati dal conflitto in Ucraina e dalle crescenti tensioni attorno a Taiwan, Raimondo ha assicurato che le aziende americane sono molto interessate a far funzionare questi rapporti. "Vogliamo con loro un rapporto economico ampio e stabile, ma devono rispettare le regole", ha ricordato Raimondo, il quarto funzionario della Casa Bianca a visitare Pechino quest'estate.

Pechino denuncia la mancanza di coerenza degli Usa

Da parte sua, il governo cinese ha ricordato che l’elenco delle sanzioni commerciali degli Stati Uniti non si adatta al loro discorso di non dissociarsi dalla Cina e di stabilire una relazione stabile tra i due paesi. 

Durante gli incontri della scorsa settimana, il ministro cinese del Commercio Wang Wentao ha spiegato che le misure unilaterali e protezionistiche come i sussidi discriminatori e le restrizioni bilaterali agli investimenti imposte dagli Stati Uniti sono contrarie alle leggi del mercato e della concorrenza leale. 

Wang ha assicurato che la cooperazione reciproca è necessaria per favorire gli scambi economici e commerciali tra i due Paesi, invece di avvantaggiare solo una delle parti in base al concetto di sicurezza nazionale.

 

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti