Autonomia differenziata e falsa sinistra
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di Antonio Di Siena
La falsa sinistra (liberale o pseudo radicale che sia) che raglia oggi contro l’autonomia differenziata, è la stessa che ha dapprima riformato il titolo V della Costituzione - spianando la strada ad autonomie locali e regionalizzazione della sanità - e poi sposato le politiche europee di austerità e cessione di sovranità che hanno raso al suolo qualunque potere dello Stato centrale, rendendolo di fatto un’istituzione inutile.
Se non addirittura dannosa.
Se non addirittura dannosa.
Il passo più efficace per evitare lo sbriciolamento della Repubblica italiana (disegno molto caro alle élite di Bruxelles) quindi, non è tanto bloccare l’ennesima riforma di frammentazione statuale a favore delle regioni più ricche. Quanto liberarsi quanto prima di tutte quelle forze politiche che, in nome di un progressismo ottuso e distruttivo, da decenni si dimostrano i più efficienti utili idioti al servizio delle classi dominanti.
Non è pertanto questione di avercela con loro in maniera preconcetta, ma semplice logica di buon senso. Perché il problema non può mai essere al tempo stesso anche la soluzione.
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