Attentato Kabul, 12 marines statunitensi tra le vittime
Quattro marines statunitensi sono rimasti uccisi negli attentati, probabilmente suicidi, compiuti con ogni probabilità dall'ISIS-K nei pressi dell’aeroporto internazionale di Kabul, capitale dell’Afghanistan, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
Le perdite statunitensi sono confermate dal Pentagono che tuttavia non ha specificato in un primo monento il numero esatto delle vittime.
"Possiamo confermare che diversi militari sono stati uccisi nel complesso attacco all'aeroporto di Kabul", ha poi reso noto il portavoce del Pentagono John Kirby. "Altri sono curati per le ferite riportate. Sappiamo inoltre che ci sono vittime afghane in questo atroce attacco", ha aggiunto Kirby
Secondo quanto riferito dal ministero della Salute afghano, il bilancio provvisorio conta almeno 40 morti e oltre un centinaio di feriti.
Due esplosioni sono avvenute vicino all'aeroporto di Kabul, una delle quali nei pressi del Baron Hotel, dove, secondo i media, vi erano radunati prevalentemente stranieri, compresi cittadini britannici e statunitensi. La prima esplosione è stata opera di un attentatore suicida, a cui ha fatto poi seguito un'autobomba.
Aggiornamento ore 21.35: secondo quanto riferisce la giornalista Malali Bashir, il Pentagono ha confermato la morte di 12 membri delle proprie truppe, mentre sarebbero 15 gli uomini feriti.