Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati
È stato appena presentato presso la Camera dei Deputati il XII rapporto "Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell'assistenza per l'anno 2023"¹.
Ricordiamo che l’ISTAT (e quindi Eurostat) conteggia all’interno della spesa pensionistica anche una parte significativa di spesa assistenziale (come la GIAS, Gestione Interventi Assistenziali, oltre ad altre spese non strettamente pensionistiche come il TFR): del 16,3% che l'ISTAT comunica a Eurostat infatti, il 4,3% è spesa assistenziale e l'11,6% è spesa previdenziale.
La spesa viene inoltre calcolata al lordo dell’imposizione fiscale. Che in Italia è la stessa dei redditi da lavoro (cioè molto alta) mentre in altri Paesi è molto più bassa se non addirittura assente (come in Germania e Danimarca).
Scorporando solo la GIAS, la spesa pensionistica nel 2023 è stata di 267,1 miliardi di euro, cioè il 12,5% del PIL.
Scorporando anche, come dovrebbe essere e come fanno molti Paesi, la spesa assistenziale da quella pensionistica, la spesa è stata invece di 244,3 miliardi, cioè l'11,4% del PIL. In linea con la media UE (anzi anche più bassa). Il saldo tra entrate e uscite per quanto riguarda le pensioni è stato negativo per 19,6 miliardi.
Se la spesa pensionistica venisse (come dovrebbe essere per una questione di uniformità e di correttezza metodologica) fornita al netto delle tasse (che nel 2023 sono state 62,2 miliardi di euro), la cifra sarebbe allora di 182,1 miliardi di euro (con un saldo positivo di 42,5 miliardi di euro). Vale a dire l’8,5% del PIL.
Clamorosamente più bassa della media europea e quasi la metà della spesa che viene comunemente attribuita all’Italia (il famigerato 16% del PIL).
[¹ https://www.itinerariprevidenziali.it/.../dodicesimo...]