Al via il XVII Forum di Verona Ras Al Khaimah. L'intervento del Prof. Fallico
Al via il XVII Forum di Verona in scena quest’anno nella suggestiva sede di Ras Al Khaimah (Emirati Arabi Uniti). L’organizzatore, il Prof. Fallico, ha dato il via alla nuova edizione, organizzata da Associazione Conoscere Eurasia con la Camera di commercio italiana emiratina.
“La scelta itinerante è fruttuosa perché porta la discussione nella grande Eurasia”, ha sottolineato il professor Fallico nel suo intervento, sostenendo come l’approccio degli Emirati Arabi Uniti sia oggi il giusto ponte nella difficile fase che stiamo attraversando a livello internazionale. “Siamo in uno dei paesi più influenti del Medio Oriente con una visione chiara e determinata per lo sviluppo sostenibile: non solo idrocarburi ma diversificazione nella logistica, trasporti, turismo e economia verde. E il Pil prevede un ulteriore incremento nel 2025.”
Il Prof. Fallico ha deciso di dedicare molta parte del suo intervento alla decisione degli Emirati di aderire ai Brics e al nuovo ruolo che quest’organizzazione sta assumendo a livello internazionale. “La sua adesione nei BRICS ha aumentato il suo peso geopolitico e internazionale. Inoltre gli Emirati stanno ultimando le trattative con l’Unione euroasiatica un accordo”, ha proseguito. La crescente presa di coscienza nel resto del mondo, Emirati Arabi uniti sono una crocevia internazionalee il XVII Forum, ha sottolineato, condivide la strategia dello sviluppo economico, "diplomazia economica tra fronti geopolitici è la chiave: è il dialogo la premessa per la pace".
Dopo aver ricordato gli ottimi dati da parte dell’Italia nel 2023 con gli Emirati - scambi 8,8 miliardi di euro (un più 9,5%) ed oltre 600 impresi italiane presenti con un trend in aumento del 2024, e secondo la Sace l’export italiano in crescita in doppia cifra per il 2024, 2025 e 2026 – Antonio Fallico ha rimarcato come il Forum sia rivolto alle imprese che vogliano comprendere il quadro geopolitico attuale. “Viviamo in una crisi dove gli Usa, piaccia o no, determinano l’agenda internazionale”, ha proseguito. E qui le domande che riguardano la futura amministrazione Trump sono molte: “Cambierà e in che misura? Che conseguenze si avranno? L’America non dovrebbe essere bellicista. Nel primo mandato Trump non ha aperto nuovi conflitti.”
La rottura del sistema Usa e la multipolarità è un processo in movimento e irreversibile che non può essere frenata e invertita. Una evidenza è la rapida evoluzione dei BRICS con i successi del Vertice di Kazan a partire dall’accordo di Cina e India sul pattugliamento congiunto, ha ricordato il Professore. “Assenza di gerarchia non è una prova di debolezza ma di forza, I Brics non impone metodo di pagamenti ma studia metodi alternativi. La nuova Banca di sviluppo partner del g20 a Rio. La rapida crescita delle richieste e il numero di paesi partner impongono una domanda: sarà il modello delle relazioni internazionali del futuro?”
E l’Europa? Che futuro per il nostro continente nello scenario attuale? I dati che provengono dalla Germania parlano di un autentico suicidio. Lascerà ora che i dazi imposti dagli Usa costringeranno a comprare merci più care dal mercato statunitense abbandonando quelle cinesi?, si chiede il Professore.“E’ già successo con il gas russo più economico e conveniente sostituito con quello più caro e inquinante Usa, con i gasdotti fatti saltare in aria senza un’indagine seria. Si può ripetere”, ha proseguito Fallico nel suo intervento.
La nuova amministrazione Usa, le reazioni in Europa, i dazi possibili contro la Cina, un Medio Oriente da pacificare e una possibile nuova industrializzazione di Trump: sono tante le questioni aperte e il Forum di Verona apertosi oggi cercherà di fornire molte chiavi di lettura interessanti per gli operatori economici e non solo.