30 anni di neo-liberismo. È uno spettacolo desolante

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30 anni di neo-liberismo. È uno spettacolo desolante

Qualche giorno fa Mario Draghi ha rilasciato una dichiarazione in cui prometteva solennemente che avrebbe tenuto i partiti lontani dal lavoro di redazione della riforma fiscale: il capitale non solo decide chi ci deve governare, ma anche come tassarsi.
 
Mi pare invece di ieri la notizia della nascita di una cabina di regia per la gestione dei fondi europei guidata dal presidente del Consiglio, che tra i diversi poteri si anche autoattribuito quello di poter esautorare i ministri dissenzienti. Ho cercato l’espressione cabina di regia nella nostra Costituzione, ma non l’ho trovata.
 
Ma va tutto ben Madama la Marchesa... Non mi pare di aver sentito grandi proteste per queste misure autocratiche. Mi piacerebbe però a questo punto che si chiudesse il sipario di questa ridicola commedia che è la nostra democrazia. Non vale la pena nemmeno chiedere agli italiani la loro opinione. Un torpore generale attraversa tutto il paese. È stato fatto di tutto per limitare il potere del parlamento, i partiti sono stati spinti al suicidio nel tentativo di inseguire la favola postideologica, i sindacati sono in stato catatonico, l'informazione è largamente contraffatta, le élite intellettuali si sono sfarinate in piccoli gruppetti autoreferenziali conformisti e classisti, e ora arriva la cabina di regia, termine tecnico per indicare il Gran Consiglio 4.0.
 
È uno spettacolo desolante. Trent'anni di neoliberismo hanno lasciato un paese abbrutito, incattivito e meschino. Ma va tutto ben Madama la Marchesa, va tutto ben.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

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