Yemen, l’esercito rivendica l’abbattimento F-18 USA
L’abbattimento del jet da combattimento statunitense F-18 “non è un incidente” e dimostra il potere decisivo del popolo yemenita, lo ha ribadito Il portavoce del governo yemenita e ministro dell'Informazione, Hashem Ahmed Abdul Rahman Sharaf al-Din,
“Le nostre successive vittorie contro gli Stati Uniti, il Regno Unito e il regime provvisorio israeliano, ottenute per grazia di Dio Onnipotente, dimostrano al mondo che qualsiasi aggressione contro il popolo yemenita non rimarrà impunita”, ha avvertito, ieri, commentando la fuga delle portaerei statunitensi dallo Yemen, conseguenza degli attacchi delle forze armate yemenite.
The Yemeni Armed Forces took responsibility for shooting down the US Navy's F-18 fighter jet! #F-18 #Yemeni #USA #Houthis pic.twitter.com/IM9x4YH5Zu
— Sunshine (@Sunshinebeam0) December 22, 2024
Inoltre, ha ricordato che "gli Stati Uniti devono comprendere chiaramente questo messaggio: porre fine all'aggressione contro Gaza e revocare il blocco è l'unico modo per fermare le operazioni delle forze armate yemenite."
Ieri, l'esercito yemenita ha confermato che, in seguito all'attacco aggressivo della coalizione statunitense a Sana’a, ha preso di mira la portaerei USS Harry Truman e diversi cacciatorpediniere statunitensi, precisando che questa operazione è stata effettuata con otto missili da crociera e 17 droni.
The US aircraft carrier USS Harry S. Truman (CVN 75) was spotted in the northern part of the #Red_Sea (between Ras Banas and Yanbu)
— ???? ????? (@slmmf235096) December 22, 2024
About 600 km from the nearest point to #Yemen
Say, O Allah, guide A pic.twitter.com/XCd8B3CwuR
A tal proposito, il generale di brigata Jahya Saree ha precisato che, mentre i cacciatorpediniere tentavano di affrontare missili e droni yemeniti, un aereo da combattimento F-18 statunitense è stato abbattuto.
Secondo Saree, con questa operazione, tra l’altro, è stato evitato un attacco al territorio dello Yemen, provocando il ritiro della portaerei Truman dalla sua precedente posizione verso il nord del Mar Rosso dopo essere stata attaccata.
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