Una necessità irrinunciabile: nuovi partiti socialisti

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Una necessità  irrinunciabile: nuovi partiti  socialisti

 

di Michele Blanco

Nelle società contemporanee c'è un più che oggettivo e necessario bisogno della rinascita di partiti con programmi esplicitamente socialisti democratici ma definitamente sensa le inutili scorie neoliberali di derivazione blairiana, che hanno fatto in modo che un sistema che genera sfruttamento ed ingiustizie sia stato incredibilmete accettato, dopo gli anni 80 del secolo scorso,  anche dai governi che si definivano di sinistra soprattutto nell'Europa occidentale. Quindi una vera e propria socialdemocrazia che ritrovi la sua vera missione oroginaria di lotta per l'emancipazione delle classi lavoratrici, degli eslusi e di tutti i ceti popolari. Questi  nuovi partiti socialisti devono portare avanti comporta un forte progetto assolutamente finalizzato alla profonda trasformazione in meglio dell'esistente per assicurare benessere, istruzione e educazione gratuita,  sanità accessibile a tutti. Una forza politica impegnata in prima linea per la pace e la lotta contro le forze neoliberiste e reazionarie.
 
Del resto è  chiaramente sotto  gli occhi  di tutti  che il capitalismo odierno sostiene l'estrema destra mondiale pechè ha bisogno di governi autoritari per reprimere la  giusta protesta sociale, per sostenere l'aumento delle inutili spese militari fonte di enomi profitti per i grandi speculatori finanziari.  Nuovi partiti  socialisti in tutti i Paesi del mondo  che siano contro  il taglio delle spese sociale, contro la privatizzazione e mercatizzazione dei beni sociali e dell'istruzione. Partiti che contrastino l'evasione  fiscale dei grandi capitalisti  finanziari. Oggi, nel mondo intero abbiamo l'esigenza e il bisogno di una sinistra che abbia una visione chiara ed una cultura politica forte. 
 
Non partiamo  da zero con Jeremy Corbyn che sta provando  a costruire questo  nuovo  partito socialista nel Regno Unito o con Bernie Sanders da sempre sostenitore di una sinistra socialista negli Stati Uniti d'America e Jean-Luc Melenchon in Francia. Ma se si vuole davvero costruire una alternativa forte a quest centrosinistra  neoliberale e a questa destra pericolosa, i partiti attuali che si autodefiscono di sinistra sono completamente inadeguati. Basti pensare alle enormi contraddizioni del  PD in Italia, infatti se questa destra resta salda al comando è solo per l'assenza di una opposizione che abbia una visione seria, coerente,  forte e sistemica con un forte radicamento dei principi dei diritti sociali e della  pace nella società. Per costruire un soggetto socialista forte, in Italia, comporta una radicale messa in discussione di quella che è stato il campo delle forze  autodefinitesi progressiste. Il PD è  nato contro una prospettiva socialdemocratica mettendo al primo punto la difesa dei soli diritti civili e rinnegando i diritti sociali. Ma in fondo è  sempre  stato un partito senza identità, attraversato da lobby affaristiche e gruppi di potere, con totale subalternità al modello capitalistico neoliberale.  
 
L'esempio da seguire è  quello di Pedro Sánchez primo ministro spagnolo veramente socialista, che propone politiche socialiste e che ha rifiutato un incremento al 5% delle spese militari a favore della Nato perché sarebbero incompatibile con il modello di welfare spagnolo e sostenendo che il 2,1% sarà sufficiente e realistico per le esigenze nazionali.

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