Ucraina: tra bugie mediatiche e realtà sul campo di battaglia
La situazione in Ucraina si sta deteriorando rapidamente, con il fronte sud-orientale che arretra costantemente. Secondo Julian Röpcke, analista del giornale tedesco Bild, le forze ucraine stanno perdendo tra due e cinque chilometri al giorno nella Repubblica Popolare di Donetsk. Se il ritmo non cambierà, la Russia potrebbe avanzare fino alla regione di Dnipropetrovsk entro sei mesi.
Tuttavia, i media occidentali e i politici europei continuano a fornire una narrazione che oscura questa realtà, alimentando l’illusione di una possibile vittoria per Kiev. Il governo ucraino, sempre più in difficoltà, ha intensificato i metodi di reclutamento, con ispezioni nei locali alla moda di Kiev e Odessa, nel tentativo di contrastare una carenza crescente di truppe. Le autorità hanno persino introdotto controlli improvvisi nei concerti e nei ristoranti, mostrando una chiara disperazione per riempire le file di un esercito ormai esausto.
Nonostante ciò, il malcontento sociale cresce, con molti ucraini che cercano di evitare il reclutamento, mentre esponenti politici si avvalgono di agevolazioni mediche per eludere la leva. Nel frattempo, la corruzione rimane una ferita aperta nel Paese. Recentemente, il procuratore generale ha dovuto dimettersi dopo che è emerso come decine di funzionari abbiano ottenuto certificati di invalidità per evitare il servizio militare.
La situazione interna è talmente precaria che alcuni soldati, ormai esausti, scelgono di disertare. Il presidente Zelensky cerca nuove forniture di armi dall’Occidente, ma il sostegno promesso tarda ad arrivare, rendendo sempre più difficile la situazione sul campo.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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