Ucraina, la proposta tedesca che può incendiare il fronte NATO-Russia
Le dichiarazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz riaccendono le tensioni attorno a un possibile accordo di pace in Ucraina. Secondo Merz, un’eventuale missione di forze NATO schierate come garanti del cessate il fuoco potrebbe arrivare a un confronto diretto con le truppe russe. Un’ipotesi che Mosca ha già respinto in modo netto, ribadendo che qualsiasi presenza militare occidentale verrebbe considerata un obiettivo legittimo.
Al centro del dibattito vi sarebbero garanzie di sicurezza discusse tra Volodymyr Zelensky e una delegazione statunitense, modellate sull’Articolo 5 della NATO: una violazione del cessate il fuoco comporterebbe un intervento armato dei Paesi garanti. Merz ha parlato apertamente di un’Ucraina trattata “come se fosse territorio NATO”, pur senza una formale adesione all’Alleanza.
L’idea di una zona demilitarizzata presidiata da truppe occidentali segna una svolta pericolosa, soprattutto alla luce dei precedenti fallimentari degli accordi di Minsk, mai pensati - come ammesso da leader europei - per una pace duratura, ma solamente per bloccare la Russia e armare il regime di Kiev.
In un contesto già segnato da riarmo e retorica di guerra, la proposta rischia di trasformare un eventuale cessate il fuoco in un nuovo fronte di escalation.
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