Tutti sanno tutto dell'"invasione russa" tranne il presidente ucraino Zelensky

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Continua l’isteria occidentale sull’imminente attacco russo all’Ucraina. Praticamente tutti i paesi, sulla scorta di quanto fatto dagli Stati Uniti, hanno invitato il personale diplomatico e i cittadini presenti in Ucraina a far rientro in patria. 

Anche la Farnesina ha deciso di richiamare i nostri connazionali. "In considerazione dell'attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente l'Ucraina con i mezzi commerciali disponibili". Segnala l'Unità di crisi della Farnesina. 

Nel corso della riunione di coordinamento sulla situazione è stato inoltre deciso "di far rientrare il personale non essenziale della nostra sede diplomatica a Kiev, che resterà in ogni caso pienamente operativa”. 

Anche Berlino si adegua. La Germania ha invitato i suoi connazionali a lasciare l'Ucraina. I cittadini tedeschi la cui presenza non è "imperativa" devono "a breve termine" lasciare l'Ucraina, dove "non si può escludere un conflitto militare", ha raccomandato il ministero degli Esteri tedesco. 

Curioso notare invece che lo stesso presidente ucraino Zelensky, dice di non essere a conoscenza di questa imminente invasione russa e quindi invita il presidente statunitense Biden ha condividere informazioni a tal proposito che siano in suo possesso. 

“Penso che oggi ci siano molte informazioni nello spazio informativo su una guerra su larga scala da parte della Federazione Russa, anche le date rilevanti sono già state rivelate. Capiamo tutti i rischi, capiamo che questi rischi esistono. Se informazioni su un'invasione al 100% dell'Ucraina da parte della Federazione Russa a partire dal 16, per favore dateci queste informazioni”, ha affermato il leader ucraino. 

In Europa sono davvero poche le prese di posizione da parte di esponenti politici miranti alla distensione e che denotano lucidità. Tra queste sicuramente abbiamo il leader di ‘France Insoumise’, Mélenchon, il quale ha mostrato sostegno alle esigenze di sicurezza della Russia nella crisi ucraina e ha definito la NATO un aggressore. 

Gli Stati Uniti hanno perso la loro posizione dominante sulla scena mondiale e ora stanno cercando di sfruttare la situazione ucraina a proprio vantaggio. Jean-Luc Mélenchon, leader del partito ‘France Insoumise’, ha espresso la sua lucida opinione sul canale TV France 2, secondo quanto riferisce Ria Novosti.

"Nell'attuale situazione di crisi, gli Stati Uniti non sanno chi considerare come principale avversario: Cina o Russia. E alla fine cosa faranno? Vogliono che l'Ucraina sia accettata nella NATO”.

Alla domanda di un giornalista su chi considera l'aggressore, Nato o Russia, Mélenchon ha risposto senza alcun tentennamento: “La Nato, senza dubbio".

Mélenchon ha inoltre evidenziato che sta spostando truppe all'interno del suo territorio, mentre la NATO sta cercando di impedirlo, contrariamente all'ordine legale internazionale.

Il fatto che l'alleanza abbia schierato missili e sistemi di difesa missilistica in Polonia fa sentire la Russia in pericolo e percepirla come un'aggressione, ha spiegato il deputato francese che correrà per la presidenza alle prossime elezioni.

In caso di vittoria alle imminenti elezioni presidenziali, Mélenchon ha promesso che la Francia uscirà dalla NATO. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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