Terzo round Usa-Russia: assenza di ottimismo

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Terzo round Usa-Russia: assenza di ottimismo

L’incontro di oggi, terzo round delle trattative tra Russia e Stati Uniti è stato voluto e chiesto espressamente da questi ultimi per avere altri elementi per poter formulare la risposta scritta.  La Russia ha acconsentito all’incontro. Spudoratamente ieri Blinken ha dichiarato che da questo incontro gli Stati Uniti non si sarebbero aspettati nessuna svolta, oggi Lavrov ha espresso la stessa cosa in faccia a Blinken. 

Ricordo che dopo il primo round, gli americani avevano promesso di dare la risposta scritta alle due proposte della Russia entro 1 settimana.  Oggi la Russia è andata via di nuovo senza niente in mano e di nuovo con la promessa che riceveranno la risposta scritta entro 1 settimana.

Assenza di ottimismo. La sostanza dei colloqui si può ridurre al gioco di parole, gioco alla propaganda, abilità prettamente americana, alla “lezione americana” ai russi di diritto internazionale e di libertà di scelta degli Stati a chi assicurare la propria sicurezza. Ma Lavrov gli ha ricordato, documenti in mano, che la sicurezza degli Stati non si può garantire a discapito di quella degli altri.  …  Blinken ha tentato ancora di discutere dell’Ucraina, ma Lavrov ha rimarcato ciò gli Stati Uniti non vogliono sentire e cioè che il nocciolo della questione non è l’Ucraina, ma la sicurezza della Russia, che Usa e Nato devono garantirle giuridicamente. 

Già che c’erano i diplomatici russi hanno chiesto agli americani di far pressione su Zelenskij perché questi rispetti e adempia agli Accordi di Minsk. Ma i russi sanno perfettamente che ciò  è inutile quando i curatori americani alimentano il fuoco, fornendo continuamente armi a Kiev.  Blinken ha chiesto di continuare il “processo diplomatico”,  Lavrov ritiene che l’incontro sia stato utile, almeno il dialogo c’è.  E Blinken ha confermato dicendo che il presidente Biden è pronto a incontrarsi con Vladimir Putin se questo potrà essere di aiuto a risolvere la crisi nel dialogo sulla sicurezza.

All’incontro sono seguite le conferenze stampa, ma separate. Da Lavrov si è notato il grande numero di giornalisti occidentali che hanno fatto le più svariate domande, mentre da Blinken quelli russi hanno avuto grandi difficoltà ad essere ammessi, figuriamoci a far domande! Blinken ha dichiarato che il loro sostegno militare all’Ucraina è continuo e sempre più “grosso”: per 650 milioni di dollari – l’anno scorso, in programma ci sono già altre forniture.

Poco fa è stato reso noto durante il briefing alla Casa Bianca dalla portavoce Jen Psaki, che l’amministrazione degli Stati Uniti ha messo al corrente il Congresso dell’intenzione di fornire all’Ucraina cinque elicotteri di produzione russa MI 17, che erano destinati ai militari afghani prima che al potere salisse il movimento radicale dei talebani.

Dunque, chi è in realtà che ha invaso 8 anni fa e continua a invadere tuttora l’Ucraina? 

E per finire, cito il commento a caldo di Maria Zacharova, la quale riporta quanto dichiarato da Blinken all’incontro oggi: “gli Stati Uniti insistono sul fatto che non si può discutere della situazione dell’Ucraina senza l’Ucraina, le pretese verso la Nato senza la partecipazione dei rappresentanti della Nato e dell’Europa – senza i rappresentanti dell’Europa” La portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha così risposto: “E della situazione in Bielorussa senza la Bielorussia si può? E contare i soldi del Venezuela senza il governo venezuelano si può?  E distribuire il gas russo in Europa senza la Russia si può?  La metà del tempo dei summit del G7 è stata dedicata a questioni che non rientrano affatto nelle competenze dei Grandi 7, nessuno li ha invitati a risolvere i problemi degli altri paesi, ma non fa nulla, continuano a trattare queste questioni!  Evidentemente i nostri “partner” si sono confusi nei loro valori”

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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