Sentenza di Karlsruhe: il presidente di Bundesbank atteso in Parlamento. La Germania può non rispettare la sentenza?

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Sentenza di Karlsruhe: il presidente di Bundesbank atteso in Parlamento. La Germania può non rispettare la sentenza?



Introduzione di Giuseppe Masala a due articoli pubblicati da FAZ e tradotti da Musso.

La Frankfurter Allgemeine Zeitung pubblica oggi due articoli, entrambi a firma dello stesso giornalista, a proposito dei passi compiuti da Bce per rispondere alla sentenza di Karlsruhe. Nel primo, uscito sul sito internet a caldo già nel pomeriggio di giovedì, si lascia parlare Bce ed un economista con quest’ultima simpatetico; l’unico inciso del giornalista è l’annotazione (cruciale) che al Bundestag verrà a parlarne il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, notoriamente vicino alle posizioni di Karlsruhe. Nel secondo, apparso nella edizione cartacea di venerdì, viene espressa la linea del giornale: duramente critica verso Bce, accusata di aver “malamente ignorato la sentenza”, al punto di porre la domanda “se i membri del Bundestag, il governo e i giudici costituzionali ciò possano sopportare”; il giornalista non estende la domanda al presidente di Bundesbank, perché la risposta sarebbe stata ovvia.


[Siedenbiedel Christian, 25 giugno 2020 - Siedenbiedel Christian, “EZB-Rat gibt Weg für Kompromiss mit Verfassungsgericht frei”, FAZ, 25 giugno 2020 - https://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/ezb-rat-gibt-weg-fuer-kompromiss-mit-verfassungsgericht-frei-16832513.html]


Il consiglio direttivo apre la strada al compromesso con la corte costituzionale

Controversi acquisti di obbligazioni

Ora è ufficiale: BCE compila i documenti che Bundesbank invia poi al Bundestag ed al governo federale. Una "via elegante", dice un economista.

Il Consiglio direttivo, il più alto organo di politica monetaria della banca centrale, ha spianato la strada a una possibile soluzione di compromesso nella controversia con la Corte costituzionale federale tedesca.

Il comitato ha approvato i documenti che verranno consegnati alla Bundesbank, in modo da poterli inoltrare al Bundestag e al governo federale. Ciò è stato confermato, giovedì, da diversi membri del consiglio direttivo. In tal modo, [nelle intenzioni dei menzionati diversi membri del consiglio direttivo] dovrebbe essere soddisfatta la richiesta della Corte costituzionale per una ponderazione della proporzionalità degli acquisti di obbligazioni.

Circa questi documenti, non dovrebbe trattarsi di nuova documentazione, appositamente scritta per questo scopo. Piuttosto, BCE manifestamente utilizza vecchie analisi e verbali delle riunioni del Consiglio, che non erano stati pubblicati precedentemente.

Lì dentro sulla base di modelli dovrebbero essere esaminati gli effetti e le conseguenze degli acquisti di obbligazioni decisi nel 2015. La documentazione dovrebbe in parte essere stata già a suo tempo presentata alla Corte di giustizia europea. La presidente di Bce Christine Lagarde aveva recentemente sottolineato l'importanza delle minute delle riunioni per la documentazione di tali ponderazioni.

Gli acquisti di obbligazioni sono proporzionati?

Esplicitamente BCE affronta la proporzionalità degli acquisti di obbligazioni nel verbale della riunione del Consiglio direttivo del 3-4 giugno, che è stata pubblicata giovedì. Nel documento di quattordici pagine ricorre tre volte il termine "proporzionato". In quella occasione è stata discussa una sorta di analisi costi-benefici [Güterabwägung]: dunque, sarebbe da un lato da considerare in che misura gli acquisti contribuiscono al raggiungimento dell'obiettivo di politica monetaria. Dall’altro lato, sarebbero da prendere in considerazione pure i non desiderati effetti collaterali. Proprio ciò la corte costituzionale aveva preteso.

Già mercoledì, Philip Lane, il capo economista di BCE, aveva fornito motivazioni dettagliate per gli acquisti di obbligazioni come risposta di politica monetaria alla pandemia.

Secondo quanto riferito, dovrebbero seguire pure altre possibili reazioni alla decisione di Karlsruhe, come una conversazione tra il Bundestag e il Presidente della Bundesbank e una risposta alla interrogazione [scritta] dell'eurodeputato Sven Simon.

Il Bundestag ha messo insieme una lista, che elenca tutte le attività parlamentari del Bundestag finalizzate al monitoraggio della politica monetaria. Vi sono indicate oltre 100 audizioni, dibattiti e domande, a partire dal 2017.

Al Ministero delle finanze federale, su domanda, si dice solo di essere con tutti gli attori in un buono e fiducioso scambio e confidenti nel trovare una buona soluzione.

Economista: una via "elegante"

Il governatore della banca centrale finlandese, Olli Rehn, ha lasciato detto ad Handelsblatt che la via scelta era una "soluzione pragmatica". Similmente si sono espressi in generale altri membri del consiglio.

Carsten Brzeski, economista di ING-Bank, ha scritto in un commento, come appaia che la banca centrale abbia trovato un modo elegante per porre fine alla controversia con la corte costituzionale tedesca.

Nel frattempo, come riferito giovedì, la Corte costituzionale federale ha respinto una seconda causa contro gli acquisti di obbligazioni di BCE. Riguarda lo "Expanded Asset Purchase Program" in essere dal 2015.

La stessa banca centrale ha anche annunciato giovedì, che è stata adottata una nuova misura precauzionale contro una insufficiente liquidità in Euro nella crisi. Sotto il nome di Eurep ("Eurosystem repo facility for central banks"), si tratta di una nuova linea di credito in euro per le banche centrali al di fuori dell'eurozona.



[Siedenbiedel Christian, 26 giugno 2020 - Siedenbiedel Christian, “EZB erklärt sich”, FAZ, 26 giugno 2020]


BCE si spiega

La sentenza della Corte costituzionale federale sugli acquisti di obbligazioni della BCE ha ormai sette settimane.

Di Christian Siedenbiedel

Ora si delinea come la banca centrale intende risolvere le difficoltà nelle quali essa [Bce] è caduta. BCE mette a disposizione documenti, che dovrebbero dimostrare, che essa [Bce] ha ponderato la proporzionalità degli acquisti di obbligazioni. Li passa alla Bundesbank, che li inoltra al Bundestag e al governo federale.

Nel fare ciò, essa [Bce] vuole seguire la via invero impossibile, di attivarsi senza attivarsi. Poiché: se essa [Bce] avesse ignorato malamente la sentenza, allora possibilmente [womöglich] il tribunale potrebbe proibire alla Bundesbank l'ulteriore partecipazione agli acquisti di obbligazioni. Essa [Bce], tuttavia, non potrebbe agire secondo la legge [di Karlsruhe] se, da istituzione europea, non desiderasse lasciarsi impartire alcuna prescrizione da un tribunale nazionale.

Il tentativo di soluzione suona a prima vista pragmatico. Se ciò sia abbastanza, non è però ancora chiaro. Ad esempio, sono stati indicati vecchi documenti esistenti, per sottolineare l’inazione.

Se i membri del Bundestag, il governo e i giudici costituzionali ciò sopportino, non è ancora deciso.
 

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