Russia, Africa e nuovo mondo multipolare

Il Presidente della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadéra in visita al Cremlino ha chiarito il ruolo che la Russia ha oggi per i paesi africani

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Russia, Africa e nuovo mondo multipolare


di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico

Giovedì 16 gennaio al Cremlino si sono tenuti i colloqui tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadéra. I leader hanno discusso dell'attuazione degli accordi esistenti e delle prospettive di ulteriore cooperazione tra Russia e Africa centrale nei settori politico, commerciale, economico e umanitario, nonché di questioni di attualità nell'agenda internazionale e regionale.

Putin ha iniziato l’incontro dicendo:

“Quest'anno celebriamo il 65° anniversario dell'istituzione delle relazioni diplomatiche tra i nostri Paesi. All'inizio del nostro incontro, vorrei ringraziarLa per l'attenzione che Lei personalmente dedica allo sviluppo dei legami interstatali. Lei ha partecipato a entrambi i vertici Russia-Africa del 2019 e del 2023.

Tutte le attività che abbiamo pianificato insieme ai nostri colleghi africani in quest'area - nell'area della cooperazione della Russia con il continente africano nel suo complesso - saranno sviluppate e sostenute.

Le sono grato anche per aver partecipato al primo Forum dei sostenitori della lotta contro le moderne pratiche di neocolonialismo e per essere venuti a Mosca. So che ha un programma da realizzare molto impegnativo, il lavoro in pratica è già iniziato.

Il quadro giuridico e normativo per la nostra cooperazione si sta rafforzando: sono già stati firmati diversi documenti tra vari ministeri e dipartimenti, e durante la vostra visita abbiamo anche in programma di firmare diversi documenti che creeranno una buona e solida base giuridica per la nostra cooperazione.

Vorrei menzionare la nostra cooperazione nel settore della sicurezza. Intendiamo agire in questa direzione come abbiamo fatto finora. Discuteremo con Lei di queste prospettive sia a grandi linee,  che durante il nostro incontro a tu per tu”.

Il Presidente della Repubblica Centrafricana Touadéra ha dichiarato:

“Vorrei ringraziare Lei e il governo della Federazione Russa per l'incontro di oggi. È un grande onore per noi essere qui. Questa visita ufficiale è una nuova prova di una cooperazione sincera, di un'amicizia genuina e della sostenibilità della nostra cooperazione pragmatica, che è diventata un esempio per tutta l'Africa e fonte di ispirazione per molti Paesi africani e di tutto il mondo.

Vorrei cogliere l'occasione di questa visita ufficiale per ribadire la mia gratitudine e quella del popolo della Repubblica Centrafricana a Lei e al popolo russo per la vostra assistenza, che ha permesso di evitare una nuova guerra civile nella Repubblica Centrafricana nel 2020-2021. Voglio ringraziarvi di cuore per le forniture di grano e per il carburante che è stato consegnato a Bangui.

Anche a nome del nostro popolo, vorrei esprimere la nostra sincera gratitudine a Lei, signor Presidente, e alla Russia, per il vostro forte sostegno, che non solo ha permesso di ripristinare la stabilità nel nostro Paese e difendere la nostra indipendenza, ma anche per aver contribuito a garantire il nostro posto tra le nazioni sovrane del mondo”.

Infatti, ricordo che la Federazione Russa ha sostenuto la revoca dell'embargo sulle armi, imposto anche sulle esportazioni di diamanti, che impediva alla Repubblica Centrafricana di godere appieno della propria sovranità."

Touadéra ha così continuato: “Oggi l'esercito addestrato dagli istruttori russi, di cui rilevo l’alta professionalità, è in grado di contrastare i terroristi e tutti coloro che invadono il territorio della Repubblica Centrafricana. È importante lavorare insieme per rafforzare la sicurezza nel Paese e ai confini”

Vladimir Putin ha osservato che i valori assoluti delle relazioni commerciali ed economiche sono ancora piccoli, ma ha notato una tendenza molto buona: il fatturato commerciale è aumentato di quasi otto volte nell'ultimo anno. E questo non è un indicatore negativo. Poi ha ribadito la disponibilità a continuare l'assistenza umanitaria, in particolare le forniture alimentari, soprattutto di grano.

Durante la sua visita ufficiale di tre giorni, l'agenda di Fosten-Arkange Touadéra a Mosca traboccava di impegni. Quasi subito dopo il suo arrivo, il Presidente ha partecipato alla cerimonia di deposizione di una corona di fiori alla Tomba del Milite Ignoto presso le mura del Cremlino.

Poi si è recato al Consiglio della Federazione, dove ha incontrato la Presidente Valentina Matvienko per discutere i problemi del colonialismo moderno. La Repubblica Centrafricana ha cessato di essere una colonia della Francia solo negli anni '60 del secolo scorso. L'Unione Sovietica è stata la prima a riconoscere la sua indipendenza. Quest'anno le relazioni diplomatiche tra Mosca e Bangui compiono 65 anni.

Le relazioni della Russia con la Rep. Centrafricana si sono rafforzate da quando Touadéra è salito al potere nel 2016. Tra le aree promettenti ci sono l'energia, l'agricoltura e lo sviluppo delle riserve naturali. Nonostante il Paese sia considerato uno dei più poveri al mondo, esso è ricco di petrolio, oro, diamanti, ci sono grandi riserve di depositi di uranio. Gli specialisti russi stanno già lavorando nel Paese africano. Inoltre, Mosca e Bangui condividono le stesse opinioni sulla multipolarità del mondo.

“In termini geostrategici, il ruolo della zona dell'Africa centrale è aumentato di recente perché la situazione nel Mar Rosso, nel bacino del Mediterraneo, in particolare in Siria, è seriamente cambiata. Dobbiamo preservare i trasporti alternativi, compresi i corridoi militari” – ha commentato oggi Aleksandr Zdanevi?, docente di storia dell’Africa a San Pietroburgo.

Tra le principali voci delle esportazioni russe vi sono macchinari e attrezzature, prodotti della metallurgia ferrosa, prodotti dell'industria chimica, mobili e prodotti alimentari; mentre la RCA esporta in Russia pigmenti, coloranti e vetro.  

Ad avvicinare ancora di più l’Africa alla Russia sarà il progetto Nord-Sud, quasi completato. Si tratta di un corridoio di trasporto unico che aprirà nuove prospettive non solo con i Paesi del Medio Oriente, ma anche con il continente africano.

In Africa vivono circa 1,5 miliardi di persone, la base di risorse è enorme: quasi un terzo delle riserve minerarie mondiali.  E sebbene i Paesi africani rappresentino ancora solo il 3% del PIL mondiale, le loro economie stanno crescendo più rapidamente rispetto al resto del mondo.

La Russia continua ad aiutare gli Stati africani ad aumentare il loro peso e affermarsi sempre più nella politica e nell'economia.

Putin è convinto che l'Africa diventerà uno dei leader del nuovo ordine mondiale multipolare emergente, per il quale esistono tutti i presupposti oggettivi.

Ricordo le sue parole durante la Conferenza “Russia-Africa nel mondo unipolare”, nel 2023:

“Dopo l'eroica lotta dei popoli africani per la loro indipendenza, è noto il significativo sostegno che l'Unione Sovietica ha fornito ai popoli africani nella loro lotta contro il colonialismo, il razzismo e l'apartheid, aiutando molti Stati africani ad acquisire e difendere la loro sovranità e sostenendo costantemente la creazione di uno Stato, il rafforzamento delle capacità di difesa, la creazione delle basi dell'economia nazionale e la formazione del personale. La costruzione da parte di specialisti sovietici della centrale idroelettrica di Assuan, la più grande dell'Africa, divenne un simbolo di tale cooperazione all'epoca. Oggi la Federazione Russa continua a seguire la stessa linea di sostegno e assistenza al continente.

La Russia e i Paesi africani difendono le norme morali e le basi sociali tradizionali dei nostri popoli e si oppongono all'ideologia neocoloniale imposta dall'esterno. Tra l'altro, molti Stati dell'Asia, del Medio Oriente e dell'America Latina aderiscono a posizioni simili, e insieme formiamo la maggioranza mondiale”.

Grazie all’assistenza della Russia, nel continente africano sono state costruite molte imprese industriali, sono stati creati interi settori e realizzate infrastrutture e strutture sociali di vitale importanza.  Inoltre, la Russia ha cancellato un debito di oltre 20 miliardi di dollari nei confronti degli Stati africani.

Putin è stato capace di costruire relazioni di fiducia, che si basano sul rispetto reciproco, “alla pari”, dove non esistono doppiezza e ipocrisia e ciò non può non piacere a questi paesi. La frase “tutta l’Africa è con la Russia”, divenuta leitmotiv fra gli africani, è pienamente giustificata. Se non li aiuta la Russia chi li può mai aiutare?

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