Romano Prodi al XVII Forum di Verona: "Un accordo Trump-Xi è l'unica via possibile"
Intervenendo da remoto alla XVII edizione del Forum di Verona in corso in queste ore negli Emirati Arabi Uniti, l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi è stato intervistato dal giornalista Alessandro Cassieri. “La situazione è deteriorata da parecchio tempo. Ucraina, Israele, in generale è una situazione internazionale da decenni non così tesa. Incredibile sequenza: crisi in Germania, Francia e l’attenzione per l’elezione di Trump, l’attenzione per la Corea del Sud”, ha dichiarato.
Viviamo un turbamento. Un’instabilità in tutto il mondo. “Siamo in una fase di assestamento. Necessario chiarimento può avvenire solo con il dialogo tra Trump e Xi. Fino a quel momento continuerà la tensione con possibilità di ulteriori incidenti”, ha proseguito.
Quale può essere il cammino verso la stabilità? Chiede Cassieri. Per Prodi la risposta è semplice. Uno solo: l’incontro tra Trump e Xi, ripete Prodi. E l’Unione Europea? C’è uno spazio di manovra per Bruxelles? “La forza culturale c’è. Ma senza quella politica non si conta nulla e oggi il problema è la crisi combinata di Francia e Germania nell’impossibilità di trovare una leadership alternativa in grado di dare una risposta ai problemi attuali. Fino alle elezioni tedesche e una soluzione della crisi francese”.
Un colosso economico – 17% del Pil mondiale identico alla Cina – ma con le divisioni interne e diritto di veto non può avere una politica mondiale. “Se la Francia mettesse a disposizione dell’Europa il diritto di veto al Consiglio di sicurezza Onu e l’arma atomica sarebbe un primo passo.”
Che futuro per la globalizzazione? L'ultima domanda di Cassieri rivolta all'ex premier italiano. “Stiamo andando verso la separazione regionale. Le conseguenze negative si vedranno e poi ci saranno compromessi necessari. Nessuno ha interesse alla frammentazione che impedisce di preparare un futuro e la crescita interna. E’ il caos. Accordi locali: è la fine politica ed economica. C’è bisogno di un nuovo ordine che renda possibile i compromessi che sono necessari e ad una tollerabile globalizzazione condizionata dagli accordi di governo. Questo è il compromesso di cui il mondo ha bisogno oggi e può avvenire solo con un accordo tra Cina e Usa.”