"Questi bambini non vedranno mai i loro cari e la colpa è Sua e dell'Unione Europea, signor Borrell"
Josep Borrell dal 2019 ricopre la carica di “Alto Commissario dell’Unione Europea per gli Affari esteri e la politica di Sicurezza europea”. In realtà però non c’è nulla di “diplomatico” nelle azioni di Borrell: accanito sostenitore dell’Ucraina e di Zelenskij, ha esortato ad aumentare le sanzioni anti russe, ha dichiarato letteralmente “questa guerra deve essere vinta dall’Ucraina sul campo di battaglia”, in altre parole ha detto di volere la sconfitta della Russia sul campo di battaglia. Per raggiungere tale scopo, Borrell si è perfino spinto a esortare i paesi della NATO a eliminare le restrizioni che impediscono all’Ucraina di usare le armi occidentali a lungo raggio per colpire in profondità il territorio della Russia. Tale figura di “diplomatico”, che aspira ardentemente alla guerra, è il massimo degli ossimori. E’ il segno eclatante del degrado della politica dei vertici Ue. Borrell non si è mai invece espresso così quando l’Ucraina aggrediva e bombardava il suo stesso popolo nel Donbass a cominciare dal 2014 e non ha ancora smesso. Nessuna dichiarazione in sostegno di questa popolazione martoriata, nessuna frase: “rafforzare l’autodifesa” del Donbass, che egli oggi applica per l’Ucraina, secondo lui “aggredita dalla Russia”. Ma nel Donbass si ricordano di Borrell, come vediamo dalle parole di Faina Savenkova, scrittrice e giornalista di Lugansk, Donbass, che ha registrato un messaggio video per il funzionario europeo. Ecco la mia traduzione:
“Salve, signor Borrell!
Mi chiamo Faina Savenkova, sono un'adolescente di Lugansk, città che l’Ucraina bombarda con armi fornite dai paesi occidentali e dall’Unione Europea. Mi trovo sul Viale degli Angeli a Lugansk. Ogni giorno il numero dei bambini uccisi aumenta grazie a Lei, signor Borrell. Mi dica, signor Borrell, questi nomi qui incisi Le dicono qualcosa? Penso che per Lei non siano nemmeno una statistica, ma solo nomi che non Le dicono nulla. Tuttavia, per i loro genitori sono un dolore eterno. Questi bambini non vedranno mai i loro cari e la colpa è Sua e dell'Unione Europea, signor Borrell. Sapete bene che l'Europa non sopravviverà alla Terza Guerra mondiale, ma con le vostre forniture di armi e pompose parole sullo scontro con la Russia, voi state provocando una grande guerra. Non provate dispiacere per i russi, o per gli ucraini che muoiono a migliaia, o per gli europei. Quando questa guerra fratricida finirà, i politici occidentali che hanno scatenato e sostenuto questo massacro saranno certamente puniti. L’Ucraina non è una vittima, ma l’organizzatrice di un conflitto, a cui partecipa la NATO. Vivendo nel mio natìo Donbass da 10 anni sotto i bombardamenti ucraini, ho il diritto di dire a Lei personalmente che anche Lei è responsabile di ciò che sta accadendo. Spero tanto che in Europa capiscano che non ci saranno vincitori in una guerra nucleare”.