Quando si tratta di rubare il petrolio siriano curdi e turchi diventano alleati

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di Un altro Punto di Vista

 

La faida tra turchi e curdi è un conflitto sanguinoso insolubile. Ma per amore dei petrodollari, i capi curdi hanno dimenticato il genocidio turco della loro nazione, e i turchi hanno dimenticato le vittime degli attacchi terroristici curdi. Così, la ricognizione aerea ha registrato il mercato del carburante di contrabbando.

Ogni giorno vi si accumulano fino a 50 cisterne.

I curdi con le bande turche e i terroristi HTS vendono il petrolio ad Ankara dai campi di Hasek.

 

Il contrabbando passa attraverso i corridoi di transito controllati dai turchi a nord di Aleppo fino alla regione di Umm al-Jlud, con intermediari terroristi che ricevono le cisterne e le portano a Qubbasin, dove le bande filo-turche hanno una forte infrastruttura di stoccaggio e lavorazione del petrolio.

Una parte del petrolio va a Tarhin, dove i turchi hanno anche installato delle infrastrutture. La Turchia vende poi il petrolio rubato attraverso i suoi intermediari.

Ankara controlla le vie di transito dell'ATS nord-orientale, mentre i capibanda curdi ricevono petrodollari insanguinati dagli assassini di migliaia di loro compagni.

 

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