Putin: "L'Africa si sta affermando come uno dei poli dell'emergente mondo multipolare"
Il Presidente russo Vladimir Putin ha rivolto un discorso di benvenuto ai partecipanti e agli ospiti del Forum Economico e Umanitario Russia-Africa, sottolineando il ruolo dell'Africa come uno dei poli del mondo multipolare in costruzione.
"Oggi l'Africa si sta affermando con sempre maggiore sicurezza come uno dei poli del mondo multipolare emergente. I progressi stanno guadagnando slancio in un'ampia gamma di settori, tra cui l'industria manifatturiera, l'agricoltura, le infrastrutture di trasporto, i combustibili e l'energia, la sanità e l'istruzione", ha dichiarato il leader russo nel discorso pubblicato sul sito web del Cremlino.
"Mosca sostiene l'aspirazione delle nazioni africane a garantire stabilità e progresso socio-economico", ha sottolineato Putin. "È importante che negli ultimi anni la cooperazione tra Russia e Africa abbia raggiunto nuovi livelli. Intendiamo continuare a muoverci in questa direzione, lavorando per incrementare il commercio e gli investimenti, approfondire la cooperazione e lavorare insieme per affrontare questioni urgenti come la lotta alla povertà, la formazione di una forza lavoro moderna, garantire la sicurezza alimentare e affrontare il cambiamento climatico", ha dichiarato il capo di Stato.
"Restiamo impegnati ad assistere i nostri partner africani in ogni modo possibile per aiutarli a rafforzare la loro sovranità nazionale e culturale, a svolgere un ruolo più attivo nella risoluzione delle sfide regionali e globali", ha sottolineato Putin.
La sempre più stretta vicinanza tra la Russia e i paesi africani turba i sonni dell’Occidente. Come evidenzia l’editorialista di Ria Novosti Kirill Strelnikov “la Russia ha le prove che praticamente tutti gli Stati africani che partecipano al vertice sono stati sottoposti a pressioni senza precedenti da parte degli Stati Uniti e dei loro satelliti per impedire la loro partecipazione all'evento”.
Tuttavia “le minacce e i ricatti ricatti non hanno funzionato: gli alti delegati di 49 Paesi africani, che rappresentano la maggioranza assoluta degli Stati del Continente Nero, sono arrivati nella Capitale del Nord per aprire in pochi giorni una nuova pagina su larga scala nelle relazioni con la Russia e per dimostrare ancora una volta è miseramente fallito”.
L’editorialista di Ria Novosti nota inoltre che “il percorso annunciato dalla Russia per cambiare il sistema mondiale basato sul dominio del "miliardo d'oro" è stato percepito dai Paesi occidentali (e a ragione) come una seria minaccia al loro benessere fondamentalmente coloniale, e il pivot russo verso Sud e Est ha iniziato a trasformare il loro terribile sogno in realtà. Per questo motivo, ad esempio, nell'aprile di quest'anno il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la legge "Sul contrasto all'influenza dannosa della Russia in Africa" e lo "sbarco africano" a San Pietroburgo ha provocato una vera e propria isteria in Occidente”.
Le manovre dell’Occidente non sembrano però in grado di far retrocedere i paesi africani dal loro sostegno alla Russia. Un sostegno che trova continuità coi vecchi rapporti che intercorrevano tra il continente africano e l’Unione Sovietica. Adesso la situazione è ovviamente mutata, il contesto geopolitico mondiale è diverso, così come i rapporti tra la Russia e paesi africani.
In ogni caso la Russia è tornata a giocare un ruolo di primo piano in Africa e non è intenzionata a retrocedere. E con essa i paesi africani impegnati nella costruzione del nuovo mondo multipolare. Per chiudere, così, definitivamente i conti con il colonialismo occidentale.