"Poco popolare ma necessaria". Cosa inquieta di più delle parole di Mattarella
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di Alessandro Volpi
Una brutta impressione. Il presidente Mattarella, parlando alla alte cariche dello Stato, al governo e ai politici italiani, ha sostenuto che "la spesa per la difesa è poco popolare ma necessaria".
Si tratta di due aggettivi che mi hanno molto colpito. "impopolare ma necessaria". Ma cosa è davvero impopolare e necessario? in italia esistono quasi 6 milioni di poveri, di cui 1,3 milioni sono bambini e bambine. Le pensioni minime sono pari a 621 euro; l'ultima legge di bilancio le ha incrementate di 2 euro al mese, meno dell'inflazione. Il potere d'acquisto delle famiglie italiane tra il 2019 e i 2024 ha perso quasi l'11% e circa 6 milioni di italiani e italiane hanno rinunciato a visite mediche, mentre nella Legge di bilancio compare un incremento della spesa sanitaria insufficiente a coprire l'aumento dell'inflazione. Sono in corso, attualmente, quasi 100 mila procedimenti di sfratto per morosità incolpevole, mentre il Piano Casa varato dal governo stanzierà, non si sa bene quando, meno di 300 milioni di euro. Per effetto del caro affitti e per le difficoltà economiche familiari uno studente su quattro abbandona gli studi universitari. I lavoratori poveri, che pur lavorando sono in condizioni di povertà, hanno superato i 3 milioni.
Nel 2025 ci sono quasi 120 mila lavoratori che stanno perdendo il lavoro perché coinvolti in crisi industriali. I morti sul lavoro, denunciati, sono 1100 l'anno, con una media di tre morti al giorno. Mentre accade tutto questo, la spesa per la difesa italiana ha raggiunto i 32 miliardi di euro, con un incremento del 20% in due anni, a cui si aggiungeranno i costi dell'indebitamento contratto in tale direzione. Ma allora cosa è impopolare e cosa necessario? In base all'articolo 87 della Costituzione, il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato rappresenta l'unità nazionale. Forse il vero pericolo per la coesione sociale della "nazione" è l'esplosione delle disuguaglianze che certo non può essere combattuta con le armi.
Si tratta di due aggettivi che mi hanno molto colpito. "impopolare ma necessaria". Ma cosa è davvero impopolare e necessario? in italia esistono quasi 6 milioni di poveri, di cui 1,3 milioni sono bambini e bambine. Le pensioni minime sono pari a 621 euro; l'ultima legge di bilancio le ha incrementate di 2 euro al mese, meno dell'inflazione. Il potere d'acquisto delle famiglie italiane tra il 2019 e i 2024 ha perso quasi l'11% e circa 6 milioni di italiani e italiane hanno rinunciato a visite mediche, mentre nella Legge di bilancio compare un incremento della spesa sanitaria insufficiente a coprire l'aumento dell'inflazione. Sono in corso, attualmente, quasi 100 mila procedimenti di sfratto per morosità incolpevole, mentre il Piano Casa varato dal governo stanzierà, non si sa bene quando, meno di 300 milioni di euro. Per effetto del caro affitti e per le difficoltà economiche familiari uno studente su quattro abbandona gli studi universitari. I lavoratori poveri, che pur lavorando sono in condizioni di povertà, hanno superato i 3 milioni.
Nel 2025 ci sono quasi 120 mila lavoratori che stanno perdendo il lavoro perché coinvolti in crisi industriali. I morti sul lavoro, denunciati, sono 1100 l'anno, con una media di tre morti al giorno. Mentre accade tutto questo, la spesa per la difesa italiana ha raggiunto i 32 miliardi di euro, con un incremento del 20% in due anni, a cui si aggiungeranno i costi dell'indebitamento contratto in tale direzione. Ma allora cosa è impopolare e cosa necessario? In base all'articolo 87 della Costituzione, il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato rappresenta l'unità nazionale. Forse il vero pericolo per la coesione sociale della "nazione" è l'esplosione delle disuguaglianze che certo non può essere combattuta con le armi.

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