Perché la Marina degli Stati Uniti sta perdendo la corsa navale contro la Cina
La Cina vara una nave ogni 3 settimane, gli USA faticano a completare un progetto in 9 anni. Ecco i numeri del sorpasso
Il progetto della USS Constellation, una fregata della Marina militare statunitense dotata di armamenti high-tech per contrastare sottomarini, missili e droni nemici, sta affrontando gravi ritardi e significativi costi aggiuntivi, mentre cresce la competizione navale di potenze come la Cina. Lo riporta The Wall Street Journal, citando esperti e fonti interne.
I lavori per la nave sono iniziati a metà 2022 e avrebbero dovuto concludersi entro il 2026. Tuttavia, dopo oltre due anni, il progetto è completato solo al 10%, secondo una fonte informata. A questo ritmo, considerando anche i due anni di progettazione preliminare, la costruzione richiederà nove anni in totale – circa il doppio del tempo impiegato da un cantiere navale italiano per realizzare le navi su cui si basa il design.
Inoltre, il costo della USS Constellation – la prima di 20 fregate previste – supererà di almeno 600 milioni di dollari il budget iniziale di 1,3 miliardi.
Problemi nel design: troppe modifiche all’originale italiano
Per accelerare i tempi, la Marina USA aveva scelto un design già collaudato del cantiere italiano Fincantieri. Tuttavia, sono state apportate numerose modifiche:
- Lo scafo è stato allungato di 7 metri per ospitare generatori più grandi.
- Sono stati rivisti alcuni elementi strutturali, dato che il progetto originale era ottimizzato per le acque calme del Mediterraneo.
- L’elica è stata riprogettata per migliorare le prestazioni acustiche.
Queste modifiche hanno dilatato i tempi e aumentato i costi. Eric Labs, analista del Congressional Budget Office, ha spiegato: "La Marina ha apportato così tanti cambiamenti che la USS Constellation, che avrebbe dovuto condividere l’85% del design italiano, ora ne mantiene solo il 15%".
Un’analisi del Wall Street Journal su 20 fregate costruite (o in costruzione) in 10 Paesi mostra che quasi tutte sono state completate in meno tempo rispetto alla USS Constellation. Anche la produzione di cacciatorpediniere – le navi da guerra più potenti della flotta USA – è più lenta rispetto a quella di altre nazioni.
Intanto, la Cina ha superato gli Stati Uniti nella costruzione di navi più veloci ed economiche. Tra il 2014 e il 2023, la Marina cinese ha varato 157 navi, contro le 67 degli USA, secondo l’analista della difesa Tom Shugart. Oggi Pechino ha la flotta più grande al mondo, anche se Washington sostiene che la qualità delle proprie navi rimanga superiore.
"La scala della costruzione navale cinese è quasi inimmaginabile", ha dichiarato Thomas Shugart, esperto del Center for a New American Security. "Il divario con gli USA è semplicemente incredibile".
L’amministrazione Trump ha annunciato la creazione di un nuovo "Ufficio per la Costruzione Navale" per potenziare la produzione militare e commerciale. È inoltre in preparazione un ordine esecutivo per rilanciare l’industria navale statunitense e ridurre la dipendenza dalla Cina.
La Marina USA punta ad aumentare le navi da combattimento da 295 a 390 entro il 2054. Tuttavia, secondo un rapporto del Congressional Budget Office, i cantieri nordamericani dovrebbero raddoppiare la produzione rispetto agli ultimi 10 anni.
Le stime indicano che la costruzione navale costerà 40 miliardi di dollari all’anno per i prossimi 30 anni, il 17% in più rispetto alle previsioni della Marina. Un aumento legato anche ai dazi su acciaio e alluminio imposti da Trump, che potrebbero far lievitare i costi dei materiali.
Mentre la Cina avanza nella corsa navale, gli Stati Uniti devono affrontare inefficienze, ritardi e costi fuori controllo.
La USS Constellation è solo un esempio di una tendenza più ampia: senza un cambio di passo, Washington perderà definitivamente il suo primato marittimo.