Pentagono Leaks: “grandi rivelazioni” tra molte ombre, diversi dubbi (e qualche ipotesi)

Pentagono Leaks: “grandi rivelazioni” tra molte ombre, diversi dubbi (e qualche ipotesi)

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Di Paolo Arigotti.

Nelle ultime settimane sono circolati su vari social (Twitter, Telegram, Discord e altri) una serie di documenti, classificati come top secret, contenenti una serie di informazioni riguardanti niente di meno che il Pentagono, sede del Dipartimento federale della difesa statunitense, alcune delle quali, per la verità, giravano su alcuni social già da qualche tempo[1].

Premesso che sono tuttora in corso le indagini ufficiali delle autorità per accertare i fatti e le eventuali responsabilità, la prudenza è d’obbligo; il presidente Joe Biden, certo pienamente consapevole dei fatti (sic!), raggiunto dai giornalisti durante il viaggio ufficiale in Irlanda, si è detto preoccupato della fuga di notizie, ma fiducioso che le stesse non provochino incidenti con gli alleati (convinto lui…).

Circa la natura della documentazione, sono le stesse autorità a propendere per la sua autenticità, salvo alcune stime “gonfiate”, in particolare quelle riferite al conflitto ucraino. Le carte assumono per lo più forma di copie cartacee di materiale informativo, riprodotte tramite immagini o diapositive. Le ipotesi all’origine della fuoriuscita si sono rincorse fin da subito, da chi ha paventato un’operazione di disinformazione russa (e viceversa), a chi ne ha parlato come di una farsa e/o come la riprova delle profonde fratture interne al cosiddetto deep state americano; il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha commentato che: “Non abbiamo il minimo dubbio sul coinvolgimento diretto o indiretto degli Stati Uniti e della NATO (...) che non può influenzare l'esito finale dell'operazione speciale[2].” Circa le modalità stessa della (presunta) fuga di notizie, si è parlato di banali errori o cialtroneria, in quello che – per la natura e per le misure di sicurezza previste – dovrebbe essere uno dei luoghi più sicuri al mondo.

Ed è bene precisare che guardando all’oggetto delle carte, non parliamo di cose da poco, visto che i documenti trafugati riguardano operazioni militari classificate come Sensitive compartmented information facility (Scif). A questo punto viene spontaneamente da domandarsi come sia stato possibile che un OG di turno – questo il nickname usato nella chat di Discord dal presunto responsabile, del quale vi parleremo tra un attimo - potesse avervi accesso e/o fotocopiarli e fotografarli impunemente e senza che nessuno se ne sia accorto[3]. Per la cronaca agli altri frequentatori della famosa chat OG avrebbe detto trattarsi di documenti reperiti in una non meglio precisata base militare. Il fatto è che, per quanto suoni paradossale, è stata proprio la natura analogica, e non digitale, della documentazione, come detto per lo più fotocopie e fotografie dei documenti trafugati, che potrebbe averne favorito la diffusione, quasi che a finire sul banco degli imputati dovessero essere le macchine fotocopiatrici e/o fotografiche, piuttosto che qualche intraprendente pirata informatico[4]. Lo scorso 14 aprile l’FBI ha tratto in arresto, con tanto di perquisizione e senza incontrare resistenza, il presunto responsabile[5], tal Jack Teixeira, un ventunenne descritto dal Washington Post come amante delle armi, razzista, e seguace delle teorie del complotto[6], impiegato presso la divisione dell’intelligence della Air National Guard del Massachusetts. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato lui (col nick OG) a diffondere i famosi files sul gruppo Discord (app di messaggistica) “Thug Shaker Central”, dedicato a giochi militari e non, che a quanto pare sarebbe nato durante i lockdown per vincere la noia[7].

Gli investigatori sarebbero risaliti a Teixeira grazie a immagini e video condivisi sui social network dai suoi familiari. Giusto per ricostruire la catena di trasmissione in senso temporale, i documenti inizialmente pubblicati sul gruppo Discord sarebbero poi stati diramati dallo youtuber Wao Mao - filippino, ma residente nel Regno Unito - dapprima sempre all’interno di Discord, per poi finire in una chat frequentata da videogiocatori di Minecraft; l’ultimo tassello del puzzle vede la pubblicazione delle carte, lo scorso 5 aprile, su 4Chan (sito web imageboard in lingua inglese) e su Telegram, con la notizia ripresa dal New York Times il giorno successivo, il 6 di aprile. A questo punto, ci perdonerete la battuta del repertorio fantozziano, dalle parti del Pentagono a qualcuno deve essere venuto un leggerissimo sospetto[8]. Mettendo per un attimo da parte le ipotesi sulle esatte dinamiche della vicenda, circa le quali ci vorrà più tempo per esprimersi, in attesa dei riscontri delle indagini in corso, volgeremo ora lo sguardo ai contenuti dello scottante dossier, già etichettato dai media come “Pentagono Leaks”; nel darne notizia, sempre il New York Times[9] ha aggiunto come la fuga di notizie potrebbe mettere a rischio e/o rendere molto più complesse le relazioni tra l’intelligence Usa e i servizi segreti di altri paesi. E in molti casi, almeno in teoria, si tratterebbe di paesi alleati. Tra le parti a destare più clamore, troviamo quelle riferite al conflitto ucraino.

In sostanza, al netto di alcune inesattezze (così definite da fonti americane), vi si leggono una serie di particolari sugli attacchi aerei ucraini, sulla difesa della capitale Kiev e sulla consistenza di alcune unità militari del paese. I leaks denoterebbero uno stato di difficoltà in cui verserebbero le forze ucraine, assai superiore a quello ammesso ufficialmente dalle autorità di Kiev, con la descrizione dei piani della Nato per fornire un supporto per il loro potenziamento. Ma soprattutto vi si ammetterebbe un vero e proprio collassamento del sistema della difesa aerea di Kiev, che lascerebbe campo libero ai russi, destinati però a non avere rapidamente la meglio nel Donbass; si parla di un conflitto destinato a protrarsi per l’intero anno in corso. Tutto questo, detto in altri termini, varrebbe a dire che per gli americani l’Ucraina starebbe affondando, prossima all’esaurimento di tutte le scorte di armamenti necessari per la sua difesa. Non entriamo nel dettaglio degli armamenti, per non dilungarci troppo, ma i documenti mettono in risalto come, a fronte di tutto ciò, l’apparato militare russo, specie aeronautico, sarebbe quasi intatto[10].

Appare di tutta evidenza come una simile versione strida alquanto con  una narrazione un “tantino” diversa, proposta per mesi da alcuni media nostrani. E sempre per restare alla cronaca dei fatti, questo scenario avrebbe importanti punti di contatto con quello proposto pochi giorni fa dall’emittente a stelle e strisce Fox News, nella quale Tucker Carlson, commentatore politico d’oltreoceano, ha parlato, senza mezzi termini, di una serie di menzogne riferite al conflitto in corso[11]. Si paleserebbe, inoltre, quello che – con una concessione al sarcasmo, sperando che non sia fuori luogo – potremmo chiamare il “segreto di Pulcinella”: la presenza di forze speciali Nato in Ucraina (97 membri), col contributo di vari paesi dell’alleanza, tra i quali Regno Unito (per oltre la metà), Lettonia, Francia (il cui governo ha seccamente smentito), USA e Olanda (con un solo operatore), senza però specificare dislocazione e soprattutto il ruolo svolto da questo personale. In altre parti del dossier si parla dei piani di addestramento di forze ucraine da parte di paesi Nato. E poi c’è quello che è stato chiamato il “disastro sfiorato” del 29 settembre scorso, quando si evitò per un soffio l’abbattimento di un aereo spia inglese in volo sopra la Crimea ad opera delle forze russe[12]: se mai fosse accaduto, questo avrebbe potuto far scattare l’art. 5 del trattato del Patto Atlantico, vale a dire la mutua assistenza in caso di attacco ad un paese membro, con conseguenze imprevedibili.  

Ma non si parla solo di Ucraina. Continuando a tralasciare ogni valutazione circa l’autenticità dei files, dagli stessi emergerebbe una sorta di opera di spionaggio condotta dagli americani nei confronti di diversi paesi alleati – l’ennesimo segreto di Pulcinella verrebbe da dire - tra i quali la Corea del Sud, paese strategico nello scacchiere dell’Indo Pacifico viste le crescenti tensioni con la Cina. Seul sarebbe stata intercettata mentre alcuni suoi funzionari esprimevano riserve circa la richiesta di Washington di fornire armi a Kiev, in spregio alla tradizionale non belligeranza del paese asiatico. Per la cronaca, il vice consigliere per la sicurezza nazionale sudcoreano, Kim Tae Hyo, avrebbe escluso qualunque attività di spionaggio degli Stati Uniti nei riguardi del suo governo; per quanto noi rispettiamo la sua fiducia, non sembrano pensarla allo stesso modo diversi esponenti dell’opposizione e parlamentari di Seul, che hanno parlato di violazioni della sovranità nazionale e attività illegali, in un momento in cui le relazioni tra i due paesi hanno incontrato diversi problemi[13]. E non finisce qui, visto che tra le telefonate spiate figurerebbero persino quelle del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al proposito di nazioni (forse) alleate, interessante il materiale relativo a Israele, in base al quale il Mossad, il servizio segreto di Tel Aviv, avrebbe incoraggiato e sostenuti i movimenti di protesta contro la riforma giudiziaria (per ora sospesa) messa in campo dal governo di ultra-destra; negli stessi documenti leggiamo delle pressioni americane sul gabinetto Netanyahu per fornire armamenti (pare missili) a Kiev, sia pur agendo per vie traverse (sul modello turco), continuando a mantenere ufficialmente una posizione di neutralità. Non poteva mancare la Russia e il gruppo Wagner, la milizia privata controllata da Evgenij Prigozin, ricco uomo d'affari, legato a doppio filo al presidente russo Vladimir Putin.

Stando ai famosi files, l’America sarebbe a conoscenza di molti più dettagli di quanto non si ammetta sul gruppo in questione, per il tramite di non meglio precisate “fonti umane” interne all’intelligence di Mosca, includendo informazioni circa presunti i contatti con gli Emirati Arabi Uniti. E poi c’è la Cina: nei documenti si legge che Pechino potrebbe entrare nel conflitto in caso di attacco diretto della Nato contro la Russia. E si parla anche della Serbia, l’unico alleato russo nell’Europa centro occidentale (e che non applica sanzioni contro Mosca), che avrebbe accettato di inviare armi (munizioni) all’Ucraina, pur rifiutando l’addestramento alle forze di Kiev. L’Egitto, al contrario, avrebbe palesato a febbraio scorso l’intenzione di fornire armi ai russi (razzi e munizioni), pur mantenendo il riserbo per non turbare le relazioni con l’Occidente. Non poteva mancare uno dei classici “stati canaglia”, la Corea del Nord. A parte le analisi sui test missilistici, sembrerebbe emergere una sorta di ridimensionamento delle capacità offensive di Pyongyang, in particolare per quanto concerne i missili balistici intercontinentali (Icbm). Il Brasile viene citato alla luce di un presunto piano, da discutere a Mosca nel mese di aprile, per la pace in Ucraina, mentre di Africa si parla più che altro per quanto riguarda i problemi francesi nel serbare il tradizionale controllo sui paesi della parte occidentale e centrale del continente nero. A questo punto, ci concederete alcune considerazioni.

Ci spiace deludervi, non siamo né sulla rubrica dedicata ai segreti, né sul set di un film di spionaggio, per cui non possiamo fornirvi certezze o svelarvi chissà qualche mistero, ragion per cui quel che seguirà sono al più nostre riflessioni o ipotesi. Anzitutto, non è questa la prima volta che si verificherebbe una fuga di notizie, visto che già in passato è capitato che fatti (in teoria) riservati fossero trattati all’interno di forum online, come quello dei giocatori di War Thunder, un gioco di guerra virtuale, nel quale si parlò dei tank britannici Challenger 2 o dei carrarmati cinesi[14]; o ancora ricordiamo il caso del soldato semplice Chelsea Manning, che trafugò una serie di documenti, poi pubblicati da Wikileaks[15]. Ogni battuta sulla efficacia delle misure di sicurezza e/o sulla competenza degli addetti si sprecherebbe, ma noi ci asterremo, appellandoci al quinto emendamento, visto che sempre di America si tratta. Qualunque cosa si pensi sulla natura della fuga di notizie, è verosimile pensare che il sistema di sicurezza e intelligence americano possa essere messo in discussione dai giochi e dalle chat di qualche sbarbatello (con tutto il rispetto al nostro OG)? Per quanto ci riguarda è difficile crederlo. Tra le varie tesi sul campo, quella del generale Umberto Rapetto, ufficiale in congedo della Guardia di finanza, che per undici anni è stato comandante del GAT, il Nucleo speciale frodi telematiche[16]. A suo avviso potrebbe essersi trattato della classica manovra di counter intelligence, una sorta di doppio o triplo gioco, in cui si fa credere al potenziale avversario o nemico di avere certe intenzioni o certi piani, solo per provocarne la reazione voluta; una strategia molto comune, se vogliamo, tra i giocatori di scacchi. Il rischio che la fuga di notizie possa favorire l’avversario, consentendogli di intercettare le fonti americane e bloccarne il flusso, è stato paventato dal prof. Antonio Teti, che insegna Cyber security, IT governance e big data presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara[17].

E poi ci sarebbe un altro “problemino” da non sottovalutare: con tutto il rispetto (e due) per il vice consigliere sudcoreano, il fatto che gli americani spiino tutti, a cominciare dagli alleati – ricordiamo che sono stati proprio gli statunitensi a riconoscere l’attendibilità della maggior parte delle informazioni circolate – non potrebbe ledere le relazioni (e la fiducia) con diversi di questi governi? Per la cronaca non parliamo dell’Italia, visto che, tranne per chi vive sulla Luna, non staremmo scoprendo niente che già non sapessimo… A di là di tutto questo, però, la domanda centrale da porsi è qui prodest, insomma a chi potrebbe tornare utile una eventuale fuga di documenti, ammesso che le cose fossero andate davvero così? E qui scoperchiamo il classico vaso di Pandora, perché le posizioni non potrebbero essere più diverse. Tra chi insiste sul ritratto poco lusinghiero della condizione militare russa che verrebbe fuori dal dossier[18], a coloro che teorizzano – sempre di ipotesi parliamo, giova ribadirlo – che la “fuga” potrebbe essere il sintomo di una profonda spaccatura in seno agli apparati di sicurezza americani, all’interno dei quali sarebbero presenti diversi elementi non favorevoli alla prosecuzione del conflitto. Una fonte di intelligence di Washington di alto livello, oggi in pensione, ha commentato[19]: "La nostra interpretazione di questa violazione è che le fonti di intelligence negli Stati Uniti hanno rilasciato dati critici di intelligence per evitare una guerra nucleare con la Russia."

E nemmeno si può trascurare, ricordiamo Carlson su Fox News, che se molte cose non fossero state raccontate correttamente (e per mesi) alla opinione pubblica - pensiamo alle perdite umane ucraine, al non coinvolgimento della Nato nelle operazioni belliche solo per fare due esempi[20] – questo potrebbe contribuire a spiegare l’imbarazzo che si respira negli ambienti di Washington. E che una spaccatura tra Casa Bianca e intelligence esista, lo rivela anche il premio Pulitzer Seymour Hersh, sostenendo che personaggi come Antony Blinken (segretario di Stato) e Jake Sullivan (consigliere per la sicurezza nazionale) non siano ritenuti all’altezza, avendo palesato una serie di mancanze riguardo la rete di affari e la corruzione che sta emergendo nel contesto ucraino[21]. A questo punto, sempre ipotizzando è ovvio, non sarebbe verosimile lo scenario di una fuga di notizie funzionale a palesare queste importanti fratture, magari per spingere verso un cambio di passo?  E magari, nella fretta di agire, non si sarebbero soppesate tutte le conseguenze e le ripercussioni delle mosse? Ricordiamo la recente audizione al Congresso USA e il quasi contestuale colloquio con gli alleati avuti dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, nel corso delle quali egli sosteneva che l’Ucraina avesse buone possibilità di condurre una offensiva efficace, il che striderebbe palesemente coi contenuti dei leaks, dove la posizione espressa dal Pentagono, lo abbiamo visto, è molto diversa. Sarebbe possibile che il capo del Pentagono stesse cercando di ottenere più mezzi possibili, consapevole che il flusso degli aiuti potrebbe prima o poi interrompersi per decisione del Congresso[22]? Di questo e altri aspetti, si è parlato alcuni ospiti del canale YouTube “Spunti di riflessione” [23]: seguitele e poi vi farete anche voi una vostra idea al riguardo. Noi per oggi ci fermiamo, ma la questione, possiamo esserne certi, non si chiude qui.

 

FONTI

 

it.insideover.com/difesa/tutti-i-documenti-top-secret-sottratti-al-pentagono.html

www.lantidiplomatico.it/dettnews-vietnam_dejavu_la_fuga_di_notizie_del_pentagono_solo_una_farsa/45289_49352/

www.washingtonpost.com/national-security/2023/04/12/discord-leaked-documents/

www.limesonline.com/rubrica/usa-pentagono-documenti-top-secret-fuga-notizie-ucraina-russia

ilmanifesto.it/la-talpa-del-pentagono-non-e-un-segreto

www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_pentagono_indaga_sulla_fuga_sui_social_di_documenti_riservati_sul_conflitto_in_ucraina/45289_49328/

www.nytimes.com/2023/04/08/us/politics/leaked-documents-russia-ukraine-war.html

it.insideover.com/schede/guerra/cosa-sappiamo-dei-leak-del-pentagono.html

it.insideover.com/difesa/le-sviste-sui-documenti-segreti-cosi-la-talpa-ha-bucato-il-pentagono.html

www.lindipendente.online/2023/04/14/usa-arrestata-la-presunta-talpa-del-pentagono/

www.nytimes.com/2023/04/06/us/politics/ukraine-war-plan-russia.html

it.insideover.com/politica/gaffe-leak-e-armi-nucleari-tutti-gli-errori-degli-usa-in-corea-del-sud.html

it.insideover.com/guerra/lutente-og-dietro-la-diffusione-dei-file-segreti.html

www.lindipendente.online/2023/04/11/cosa-contengono-i-documenti-segreti-usa-sulla-guerra-in-ucraina-e-non-solo/

www.foxnews.com/opinion/tucker-carlson-telling-truth-only-real-sin-washington

www.agi.it/estero/news/2023-04-11/segreti_militari_usa_discord_minecraft-20923210/

www.agi.it/cronaca/news/2023-04-15/usa-pentagon-leaks-generale-rapetto-spiega-falle-intelligence-usa-20977154/

formiche.net/2023/04/pentagono-leak-antonio-teti/

www.iltempo.it/attualita/2023/04/14/news/pentagon-leaks-paolo-magri-agora-qualcosa-di-strano-chi-e-jack-teixeira-cosa-non-torna-35501785/

www.ispionline.it/it/pubblicazione/pentagon-leaks-segreti-e-bugie-125707

www.ancorafischiailvento.org/2023/04/14/pentagono-leaks-tra-i-segreti-usa-svelati-i-soldati-occidentali-presenti-in-ucraina/

giubberosse.news/2023/04/12/seymour-hersh-fare-affari-con-il-nemico/

www.peacelink.it/conflitti/a/49404.html

www.rainews.it/articoli/2023/02/difesa-usa-sosterremo-la-lotta-per-la-libert-dellucraina-fino-a-quando-sar-necessario-b79d47b6-f6f9-42c9-8e8e-3fde99484b70.html

4 chiacchiere con Fulvio Grimaldi - I pentagono leaks – Canale YouTube Spunti di riflessione - link: www.youtube.com/watch?v=bkFpE-AY7xk

4 chiacchiere con Giacomo Gabellini - La dottrina Monroe - Canale YouTube Spunti di riflessione – link: www.youtube.com/watch?v=R5aJCwx00iQ

[1] it.insideover.com/difesa/tutti-i-documenti-top-secret-sottratti-al-pentagono.html; www.nytimes.com/2023/04/08/us/politics/leaked-documents-russia-ukraine-war.html; ilmanifesto.it/la-talpa-del-pentagono-non-e-un-segreto

[2] www.lantidiplomatico.it/dettnews-vietnam_dejavu_la_fuga_di_notizie_del_pentagono_solo_una_farsa/45289_49352/

[3] it.insideover.com/schede/guerra/cosa-sappiamo-dei-leak-del-pentagono.html; www.limesonline.com/rubrica/usa-pentagono-documenti-top-secret-fuga-notizie-ucraina-russia

[4] it.insideover.com/difesa/le-sviste-sui-documenti-segreti-cosi-la-talpa-ha-bucato-il-pentagono.html

[5] www.lindipendente.online/2023/04/14/usa-arrestata-la-presunta-talpa-del-pentagono/

[6] www.washingtonpost.com/national-security/2023/04/12/discord-leaked-documents/

[7] it.insideover.com/guerra/lutente-og-dietro-la-diffusione-dei-file-segreti.html; www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_pentagono_indaga_sulla_fuga_sui_social_di_documenti_riservati_sul_conflitto_in_ucraina/45289_49328/

[8] www.youtube.com/watch?v=FIPA-sG3mqQ (leggerissimo sospetto di Fantozzi)

[9] www.nytimes.com/2023/04/06/us/politics/ukraine-war-plan-russia.html

[10] www.lindipendente.online/2023/04/11/cosa-contengono-i-documenti-segreti-usa-sulla-guerra-in-ucraina-e-non-solo/

[11] www.foxnews.com/opinion/tucker-carlson-telling-truth-only-real-sin-washington

[12] www.lindipendente.online/2023/04/11/cosa-contengono-i-documenti-segreti-usa-sulla-guerra-in-ucraina-e-non-solo/

[13] it.insideover.com/politica/gaffe-leak-e-armi-nucleari-tutti-gli-errori-degli-usa-in-corea-del-sud.html

[14] www.agi.it/estero/news/2023-04-11/segreti_militari_usa_discord_minecraft-20923210/

[15] formiche.net/2023/04/pentagono-leak-antonio-teti/

[16] www.agi.it/cronaca/news/2023-04-15/usa-pentagon-leaks-generale-rapetto-spiega-falle-intelligence-usa-20977154/

[17] formiche.net/2023/04/pentagono-leak-antonio-teti/; www.iltempo.it/attualita/2023/04/14/news/pentagon-leaks-paolo-magri-agora-qualcosa-di-strano-chi-e-jack-teixeira-cosa-non-torna-35501785/

[18] www.ispionline.it/it/pubblicazione/pentagon-leaks-segreti-e-bugie-125707

[19] www.lantidiplomatico.it/dettnews-vietnam_dejavu_la_fuga_di_notizie_del_pentagono_solo_una_farsa/45289_49352/

[20] www.ancorafischiailvento.org/2023/04/14/pentagono-leaks-tra-i-segreti-usa-svelati-i-soldati-occidentali-presenti-in-ucraina/

[21] giubberosse.news/2023/04/12/seymour-hersh-fare-affari-con-il-nemico/

[22] www.peacelink.it/conflitti/a/49404.html;

www.rainews.it/articoli/2023/02/difesa-usa-sosterremo-la-lotta-per-la-libert-dellucraina-fino-a-quando-sar-necessario-b79d47b6-f6f9-42c9-8e8e-3fde99484b70.html

[23] 4 chiacchiere con Fulvio Grimaldi - I pentagono leaks – Canale YouTube Spunti di riflessione - link: www.youtube.com/watch?v=bkFpE-AY7xk; 4 chiacchiere con Giacomo Gabellini - La dottrina Monroe - Canale YouTube Spunti di riflessione – link: www.youtube.com/watch?v=R5aJCwx00iQ

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