Paolo Maddalena: "La politica del governo Meloni sembra che voglia esaltare il singolo ai danni della collettività"

Paolo Maddalena: "La politica del governo Meloni sembra che voglia esaltare il singolo ai danni della collettività"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Le prime azioni del governo Meloni preoccupano per il fatto che si bada soprattutto alla tutela dei singoli, piuttosto che alla tutela dell’intera collettività, con la conseguenza che per tutelare i primi si danneggiano i secondi.

Questo si è già verificato con i provvedimenti adottati dal governo sull’aumento del contante (che favorisce l’evasione), sull’attuazione della flat tax (che fa pagare meno tasse ai più abbienti), sul condono fiscale (che premia gli evasori, beffeggiando chi paga le tasse) e, per chiudere, con l’eclatante notizia della costruzione del Ponte di Messina (obiettivo molto caldeggiato da organizzazioni di stampo criminale).

La notizia sorprendete di oggi riguarda proprio questo abbassamento della tutela di tutti i cittadini, che agiscono in modo giuridicamente corretto, a favore di alcune categorie di persone che, violando la legge, si sentono limitate nell’esercizio della propria attività. 

L’odierno attacco agli interessi di tutti emerge dalle dichiarazioni del ministro della Giustizia Nordio contro la magistratura, il cui compito è quello di amministrare la giustizia nell’interesse generale di tutti i cittadini.

Nordio dichiara di voler dare piena attuazione al principio fondamentale di cui all’articolo 15 della Costituzione che dichiara inviolabili la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, dando poco risalto a un altro principio fondamentale sancito dal secondo comma di questo articolo, secondo il quale la limitazione della libertà e della segretezza di ogni comunicazione  “può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria” con le garanzie stabilite dalla legge.

Non può sfuggire che questo secondo principio fondamentale ha una forza imperativa inderogabile, perché affida soltanto all’autorità giudiziaria il potere di tutelare la libertà di tutti i cittadini, incidendo sui diritti fondamentali dei singoli, secondo le relative garanzie legislative.

È su questo punto che si fonda la civiltà di una nazione e far prevalere l’interesse tutelato dal primo comma dell’articolo 15 sull’interesse tutelato da questo secondo comma vuole affermare la supremazia dell’interesse del singolo sulla supremazia degli interessi di tutti, cioè realizzare uno sconvolgimento dell’ordine costituzionale che considera il singolo parte del tutto e tutela primariamente il Popolo nella sua unitarietà.

Inoltre impressionano molto le affermazioni di Nordio in ordine alle limitazioni che egli vorrebbe porre a proposito delle intercettazioni ambientali e telefoniche, le quali sono ampiamente disciplinate dall’articolo 266 del Codice di procedura penale, che le limita a delitti dolosi molto gravi, peraltro tassativamente descritti nello stesso articolo.

Impressiona altresì il fatto che Nordio parli di abrogare il reato di abuso d’ufficio e quello di traffico di influenze illecite, senza tener presente che l’abuso d’ufficio è chiaramente definito, emanando qualsiasi possibilità dubbio interpretativo, dall’articolo 323 del Codice penale, il quale incrimina chi “intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale, ovvero arreca ad altri un danno ingiusto”, prevedendo la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Quanto all’abolizione del reato di cui all’articolo 346 bis del Codice penale che riguarda il traffico di influenze illecite, è da porre in evidenza che Nordio vorrebbe trasformare la sanzione penale a carico di chi fa da mediatore in un fatto di corruzione, in una semplice sanzione amministrativa.

Il che significa incrementare la possibilità di porre in essere atti di corruzione a vantaggio di soggetti che agiscono contro i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale.

L’insieme delle notizie che ho finora descritto, unitamente ad altre notizie relative ai provvedimenti governativi, adottati o annunciati, offrono un quadro estremamente preoccupante dal quale emerge la raffigurazione di un potere esecutivo che ha come mira la distruzione dell’intero sistema costituzionale vigente, premiando le attese di pochi politici.

In sostanza appare chiaro che il governo Meloni sta preparando una fase costituente attraverso la quale: con le autonomie differenziate (come vuole la Lega) si distrugge l’unità economica, giuridica e politica dell’Italia; con la modifica dell’ordinamento giudiziario si tolgono poteri importanti alla magistratura (dando soddisfazione a Berlusconi), come quelli della obbligatorietà dell’azione penale, della limitazione delle intercettazioni e della divisione delle carriere; con l’attuazione del Presidenzialismo (come vuole la Meloni, che chiaramente aspira al Quirinale), si distrugge il fondamentale diritto di partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese e il diritto fondamentale di perseguire il pieno svolgimento della persona umana e di cooperare per il progresso materiale e spirituale della società (art. 3, comma 2, Cost. e art. 4, comma 2, Cost.).

Esprimo pertanto un grido di dolore, spero condiviso da molti, contro la distruzione della nostra Italia che è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (art. 1 Cost). 

Paolo Maddalena

Paolo Maddalena

Giurista e magistrato, è vicepresidente emerito della Corte costituzionale e autore di importanti studi e sentenze sulla tutela dell'ambiente

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti