NYT: Attacco droni a base USA in Siria, è stata la risposta dell'Iran agli attacchi israeliani
Un attacco di droni contro base illegale degli Stati Uniti nel sud della Siria il mese scorso è stata una rappresaglia iraniana per gli attacchi aerei israeliani sul paese arabo, hanno svelato funzionari americani e israeliani al New York Times in un articolo pubblicato venerdì scorso.
Secondo il rapporto, il 20 ottobre sono stati lanciati cinque "droni suicidi" contro la base di al-Tanf. Due sono esplosi all'impatto, caricati con cuscinetti a sfera e schegge con un "chiaro intento di uccidere", ha precisato al giornale un alto funzionario militare degli Stati Uniti.
Secondo il quotidiano, questa è la prima volta che l'Iran conduce un attacco militare diretto contro gli USA in risposta ad un attacco israeliano, quella che appare come un'escalation di tensioni tra Iran e ′ Israele e una nuova minaccia per le truppe americane in Medio Oriente.
Non sono stati segnalati morti o feriti a seguito dell'attacco.
All'epoca, il portavoce del Pentagono John Kirby lo definì un "attacco complesso, coordinato e deliberato", senza fornire ulteriori dettagli.
Secondo il rapporto, poiché tre dei droni non sono esplosi, i funzionari statunitensi sono stati in grado di studiarli e determinare che utilizzavano la stessa tecnologia degli UAV utilizzati dalle milizie sostenute dall'Iran in Iraq.
Le truppe statunitensi sono di stanza ad al-Tanf per addestrare gruppi armati per continuare a destabilizzare la Siria. La base si trova anche su una strada che funge da collegamento vitale per le forze sostenute dall'Iran da Teheran fino al sud del Libano e Israele.
Secondo il rapporto, la maggior parte dei 200 soldati americani di stanza nella base erano stati evacuati poche ore prima dell'attacco, dopo essere stati informati dall'intelligence israeliana.