Nuova ondata di esplosioni segnalata in Libano, 3 morti e 100 feriti

Nuova ondata di esplosioni segnalata in Libano, 3 morti e 100 feriti

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Questo pomeriggio sui social network è stata inizialmente segnalata una nuova ondata di esplosioni di radio personali e dispositivi elettronici in Libano.

La conferma è poi giunta dalla National News Agency, citata da Al Jazeera, secondo la quale tre persone sono rimaste uccise nell'esplosione di dispositivi wireless non identificati nella città di Sohmor, nella valle della Bekaa. Allo stesso modo, sono stati segnalati più di 100 feriti.

 Una nueva ola de explosiones de buscapersonas y de dispositivos electrónicos en el Líbano fue reportada este miércoles en las redes sociales pic.twitter.com/oUjEUXEXbW

Secondo due fonti informate interpellate da Axios, Israele avrebbe fatto saltare in aria migliaia di ricetrasmittenti personali utilizzate da Hezbollah in una seconda ondata di operazioni di intelligence.

Le trappole esplosive sono state piazzate nei walkie-talkie dai servizi segreti israeliani e poi utilizzate da Hezbollah come parte del sistema di comunicazione di emergenza della milizia, che avrebbe dovuto essere utilizzato durante una guerra con Israele, hanno spiegato le persone consultate.

I media locali, citati dal Times of Israel, riferiscono che diverse esplosioni sono state udite soprattutto nel sobborgo Dahiyeh della capitale Beirut.

Fonti mediatiche hanno rivelato che le esplosioni sono avvenute durante il funerale del figlio di un rappresentante di Hezbollah, vittima degli attentati del giorno precedente. Le persone consultate hanno raccontato che le detonazioni sono avvenute in radio portate da membri del gruppo sciita, alcune delle quali si trovavano in edifici residenziali.

Allo stesso modo, diverse radio portatili appartenenti a membri di Hezbollah sono esplose in diverse parti del paese, secondo l’agenzia Reuters, citando testimoni e una fonte della sicurezza.

Le radio portatili sono stati acquistati da Hezbollah cinque mesi fa, più o meno nello stesso periodo in cui sono stati acquistati i cercapersone, ha precisato all'agenzia una fonte della sicurezza.

Le esplosioni sono state segnalate anche nei sistemi di energia solare installati nelle case del Paese arabo, hanno riferito i media locali .

Nei video, diffusi sui social, si possono vedere le conseguenze delle nuove esplosioni. Nelle strade libanesi si possono vedere auto e motociclette bruciare ed esplodere diversi dispositivi di comunicazione.

Proprio ieri, almeno 11 persone sono morte, tra  le quali una ragazza, e  4.000 sono rimaste ferite nelle esplosioni di cercapersone.

L'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtabá Amaní, è rimasto leggermente ferito, ma è cosciente e non è in gravi condizioni.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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