Non solo guerra di dazi. La Fed inserisce Deutsche Bank nella lista delle banche disastrate

8922
Non solo guerra di dazi. La Fed inserisce Deutsche Bank nella lista delle banche disastrate


Non solo dazi. L'attacco della nuova amministrazione americana contro la Germania è anche e soprattutto finanziaria. Con la Federal Reserve statunitense che ha definito, secondo quanto riporta oggi il WSJ, «problematiche» le condizioni delle attività negli Usa di Deutsche Bank, prosegue il momento terribile del colosso finanziario europeo. Il titolo in rapido calo sotto la soglia dei 10 euro -  Deutsche Bank a Francoforte è arrivato a perdere più del 5,3% e ha aggiornato al ribasso i minimi storici - è pericolosamente vicino agli 8 834 EUR del settembre 2016 quando la speculazione aveva scommesso sul fatto che la Germania sarebbe stata costretta a salvare dalla bancarotta la prima banca europea.
 
Come riporta il WSJ, il downgrade della Fed è avvenuto "segretamente" circa un anno fa, e non è stato reso pubblico fino ad oggi. Lo stato di "condizione problematica", una delle designazioni più basse utilizzate dalla Fed, è stato assegnato alla banca per ridurre l'assunzione di rischi in aree come il commercio e il prestito ai clienti. Negli Stati Uniti il sistema di rating delle banche è chiamato "CAMELS", che indica l’adeguatezza patrimoniale, qualità delle attività, gestione, guadagni, liquidità e sensibilità al rischio di mercato. Il punteggio di prima linea di una banca, da 1 a 5, tiene conto di tutte queste categorie. La valutazione migliore è "1". Le banche in difficoltà sono classificate come "4" o "5". I punteggi non sono resi pubblici.
 
La designazione della Fed significa che la banca ha dovuto e dovrà chiarire le decisioni sull'assunzione e sul licenziamento degli alti funzionari statunitensi. I manager in altre parole sono sorveglianti della Fed. Anche la riassegnazione delle mansioni lavorative e il pagamento delle indennità per alcuni dipendenti richiedono l'approvazione della Fed, hanno proseguito le fonti del WSJ.
 
Commentando la decisione della Fed, una portavoce della Deutsche Bank ha detto che la banca non discute di "specifici feedback normativi" e ha aggiunto che la banca "è molto ben capitalizzata e ha riserve di liquidità significative". Ha anche osservato che in precedenza abbiamo indicato che i nostri regolatori hanno identificato diverse aree di miglioramento relative al nostro ambiente di controllo e alle infrastrutture. Siamo molto concentrati sull'affrontare le debolezze nei nostri Stati Uniti.” Lo riporta il Sole 24 Ore che sottolinea anche come l’azione punitiva ha pesato nelle relazioni di DB “con gli altri regolatori come la Federal Deposit Insurance Corp (che in Usa garantisce i depositi bancari).
 
Le attività Usa di Deutsche Bank fallirono gli stress test della Fed nel 2015 e nel 2016. Nel 2017 la Fed ha compiuto azioni sulla banca per via di una carenza dei controlli sul trading di valute, sul riciclaggio di denaro e nel rispetto della cosiddetta Volcker-rule. Il gruppo ha inoltre pagato miliardi di dollari per patteggiare con la Giustizia Usa.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

I dazi e il capitalismo deglobalizzato di Giuseppe Giannini I dazi e il capitalismo deglobalizzato

I dazi e il capitalismo deglobalizzato

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti