Mongolia e Russia rafforzano la cooperazione nonostante le pressioni internazionali

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Il presidente russo Vladimir Putin ha realizzato una visita ufficiale in Mongolia, durante la quale ha incontrato il suo omologo mongolo Ukhnaagiin Khurelsukh e altre alte cariche dello Stato. La visita, svoltasi in un contesto di relazioni bilaterali sempre più forti, ha visto la firma di importanti accordi in settori chiave come l'energia, il trasporto, la cultura e la sanità.

Durante la conferenza stampa congiunta, Khurelsukh ha descritto la Russia come "uno dei principali partner commerciali" della Mongolia, sottolineando il crescente volume degli scambi commerciali tra i due Paesi. "Le tradizionali relazioni di amicizia e cooperazione tra i nostri due popoli, che sono eterni vicini, si sono rafforzate nel tempo e si trovano ora al livello di una partnership strategica integrale", ha dichiarato Khurelsukh.

Putin ha elogiato lo sviluppo delle relazioni tra Mosca e Ulán Bator, evidenziando come nei primi sette mesi del 2024 il volume degli scambi commerciali sia aumentato di oltre il 21%. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla decisione di entrambi i Paesi di condurre le transazioni commerciali in valute alternative al dollaro e all'euro, rafforzando ulteriormente l'indipendenza economica dalla sfera occidentale.

Un tema centrale dei colloqui è stato lo sviluppo del progetto del gasdotto Soyuz Vostok, che collegherà Russia, Mongolia e Cina. Putin ha sottolineato che questo progetto non solo permetterà il transito del gas russo attraverso la Mongolia, ma potrebbe anche garantire forniture dirette di gas ai consumatori mongoli.

La visita di Putin ha suscitato attenzione a livello internazionale, soprattutto in considerazione del fatto che la Mongolia riconosce la giurisdizione della Corte Penale Internazionale (CPI), la quale ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo nel marzo 2023. Tuttavia, le autorità mongole hanno deciso di ignorare le pressioni provenienti dall'Occidente e hanno accolto Putin con tutti gli onori.

Il viaggio ha incluso anche un incontro simbolico tra Putin e il Presidente del Parlamento mongolo, Dashzegviin Amarbayasgalan, durante il quale il leader russo ha ricordato il ruolo cruciale che la Mongolia ha svolto come alleato durante la Seconda Guerra Mondiale. "Mongolia si è dimostrata un alleato molto leale e affidabile dell'Unione Sovietica e della Russia nella lotta contro il nazismo e il militarismo", ha dichiarato Putin.

Questa visita sottolinea il forte legame tra i due Paesi, radicato in una storia condivisa e rafforzato da interessi economici comuni. Mentre l'Occidente continua a esercitare pressioni su Ulán Bator, la Mongolia sembra determinata a mantenere la sua politica estera indipendente e a coltivare relazioni che garantiscano il proprio sviluppo economico e la stabilità regionale.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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