Milei nei guai: lo scandalo cripto minaccia il suo governo
L’onda d’urto dello scandalo legato alla criptovaluta $LIBRA, promossa dal presidente argentino Javier Milei sui social, si sta espandendo su scala internazionale. Più di 200 investitori da vari continenti stanno organizzando una possibile class action per frode e danni finanziari, con richieste di risarcimento che superano i 4 miliardi di dollari. Lo studio legale Burwick Law di New York sta guidando l'azione legale, preparando cause in diverse giurisdizioni, tra cui Stati Uniti, Europa e America Latina.
Milei, nonostante abbia pubblicizzato la criptovaluta, tenta goffamente di dissociarsi dalle accuse, dichiarando di non essere a conoscenza dei dettagli del progetto. Tuttavia, nuove rivelazioni lo pongono al centro della controversia. Hayden Mark Davis, figura chiave del progetto $LIBRA e vicino all’amministrazione argentina, ha accusato il governo di un’inversione di marcia sul supporto al progetto, divulgando informazioni compromettenti.
Altre figure vicine a Milei, come Mauricio Novelli e Julian Peh, sono stati collegati alla promozione di token sospetti. Accuse di pagamenti opachi e manipolazione delle informazioni aggravano ulteriormente la posizione del presidente. Oltre ai danni economici, il caso minaccia la reputazione internazionale del fanatico neoliberista Milei e del governo argentino.
Con il coinvolgimento dell’FBI e il rischio di processi in più paesi, la stabilità politica di Milei potrebbe essere seriamente compromessa.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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