Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

803
Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev


di Marinella Mondaini*

Continua il turismo politico dei rappresentanti Ue-Nato a Kiev. Evidentemente non hanno alcuna paura perché sanno che i droni o missili russi non li colpiranno. Ieri è arrivata la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola per annunciare l'apertura della rappresentanza permanente del Parlamento europeo a Kiev, che i pennivendoli chiamano “città ferita” e per ribadire che “il futuro dell’Ucraina è nella grande famiglia europea”. E che famiglia esemplare, aggiungerei.

Metsola starà una settimana “per rafforzare ancora di più la collaborazione fra UE e Ucraina. Questa rappresentanza UE a Kiev serve, ha detto, per essere presenti in Ucraina e lavorare con voi ogni giorno. Era un nostro obbligo verso di voi e noi manteniamo la promessa”.

Soprattutto notevole la sua dichiarazione: "L'adesione dell'Ucraina nell'Europa è una garanzia per la sicurezza dell'Unione intera". L’Ucraina sarebbe una “garanzia di sicurezza per i paesi UE”?? Il presidente ungherese Orban non è affatto d’accordo, ha detto infatti che “l’adesione dell’Ucraina equivarrebbe a una disastro economico e in termini di sicurezza per l’Europa”.

Ma la Metsola ha la convinzione granitica che “i paesi europei non si ritireranno mai dal sostegno all’Ucraina”. I paesi europei “cammineranno assieme all’Ucraina sulla strada del suo futuro” cioè continueranno a foraggiare questo governo di fantocci nazisti e succhiasangue, che stanno facendo una strage della propria popolazione.

Nella conferenza stampa congiunta con la Metsola, Zelenskij ha scoperto le cifre: “Il costo di un anno di operazioni militari per l'Ucraina ammonta attualmente a 120 miliardi di dollari. Pertanto per il prossimo anno sono previsti due piani: reperire i fondi necessari oppure ottenere la cessazione del conflitto militare. “60 miliardi di dollari sono a carico del bilancio ucraino, mentre 60 miliardi di dollari devo trovarli io per il prossimo anno. Spero che riusciremo a porre fine a questa guerra. In ogni caso, il piano A è quello di porre fine alla guerra. Il piano B è di 120 miliardi di dollari, e questa è una grande sfida”, ha detto l’ex presidente ucraino.

Mentre sono in arrivo le prime armi degli Stati Uniti, pagate dai servi dell’Unione Europea per Kiev, compresi i missili Patriot e Himars, la presidente del Parlamento europeo sottolinea con forza che i paesi europei non smetteranno di sostenere l'Ucraina e che il futuro del paese è nell'Unione europea. “Non sarete mai soli in questo percorso. Rafforzeremo solo la nostra determinazione e il nostro sostegno”. La Ue insomma, continuerà a dar da mangiare all’Ucraina, come si fa con i bambini piccoli, dimenticandosi dei propri bambini a casa propria.
 


*Post Facebook del 18 settembre 2025

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

L'Europa che non c'è di Loretta Napoleoni L'Europa che non c'è

L'Europa che non c'è

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza” di Michelangelo Severgnini RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

RADIO GAZA - puntata 4 - “A costo della vita, non lasceremo Gaza”

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Il vocabolario è saturo di Paolo Desogus Il vocabolario è saturo

Il vocabolario è saturo

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev di Marinella Mondaini Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania di Michele Blanco Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti