Maduro e la Resistenza Bolivariana: sfide e prospettive in un contesto geopolitico ostile

833
Maduro e la Resistenza Bolivariana: sfide e prospettive in un contesto geopolitico ostile

La recente manovra di una sempre più disperata estrema destra venezuelana, culminata il 6 gennaio con la visita di Edmundo González Urrutia alla Casa Bianca, rappresenta un nuovo capitolo nell'agenda di destabilizzazione promossa da Washington contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela. Questo episodio s'inserisce in un contesto geopolitico segnato da ingerenze straniere, strategie di destabilizzazione e tentativi di sabotaggio economico orchestrati da reti internazionali vicine al fascismo che hanno come obiettivo quello di gettare Caracas nel caos per procedere alla spoliazione del paese.

La strategia della destabilizzazione: continuità tra Biden e Trump?

La presenza di González Urrutia in quel di Washington, accompagnato da figure come David Smolansky e Miguel Pizarro, sottolinea il persistente impegno delle élite statunitensi nel promuovere piani violenti contro Caracas. Le recenti riunioni con presidenti a fine mandato come Joe Biden e Luis Lacalle Pou, insieme al nuovo presidente argentino Javier Milei, dimostrano una continuità nell'approccio interventista. Questi leader condividono posizioni favorevoli alle politiche sioniste di Israele, consolidando un'alleanza ideologica che si basa sul sostegno a piani eversivi.

La domanda centrale è se il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca rafforzerà questa strategia. Durante il suo primo mandato, Trump ha sostenuto apertamente Juan Guaidó come "presidente ad interim" del Venezuela, imponendo sanzioni economiche devastanti. Tuttavia, la presidenza Biden non ha abbandonato questa linea, mantenendo restrizioni economiche e riconoscendo il cosiddetto "Guaidó 2.0". Il secondo mandato di Trump potrebbe accentuare ulteriormente la pressione, sfruttando la retorica di "restaurazione della democrazia" per giustificare nuove manovre economiche e politiche.

Le reti internazionali e il saccheggio economico

Il coinvolgimento di think tank come il Wilson Center e l'Atlantic Council – come evidenzia teleSUR - dimostra l'influenza delle istituzioni statunitensi nella creazione di narrative destabilizzanti. Smolansky e Pizarro, legati a queste reti, sono stati protagonisti di azioni che hanno sottratto risorse vitali al Venezuela, come la confisca della società petrolifera Citgo e delle riserve auree presso il Banco d'Inghilterra. Inoltre, lo scandalo legato alla compagnia Monómeros in Colombia ha ulteriormente evidenziato la complicità tra l'opposizione venezuelana e le élite economiche internazionali.

Le perdite stimate, superiori ai 230 miliardi di dollari, testimoniano come le sanzioni e i sequestri abbiano contribuito a indurre una grave crisi economica in Venezuela. Da cui tra l’altro il paese sta uscendo brillantemente nonostante sia ancora gravato da sanzioni draconiane. Questo quadro si intreccia con le accuse di coinvolgimento in reti di narcotraffico, come dimostrano le indagini su Rafael Tudares Bracho, parente di González Urrutia, collegato ad attività illecite attraverso la società AguaExport Latam LLC.

L'Esequibo e la difesa della sovranità

Uno degli aspetti più critici di questa strategia è stato il tentativo di frammentare la sovranità venezuelana sul territorio dell'Esequibo. La cospirazione con Exxon Mobil e l'utilizzo di gruppi paramilitari colombiani, come i Los Rastrojos, evidenzia la volontà di utilizzare pretesti umanitari per mascherare interventi militari e saccheggi economici. In un territorio su cui ricadono le mire statunitensi perché ricco di risorse naturali e per la sua rilevanza geopolitica.

La Resistenza Bolivariana: Maduro e il sostegno popolare

Nonostante queste aggressioni, il governo di Nicolás Maduro ha dimostrato una straordinaria capacità di resistenza, mantenendo la stabilità istituzionale e il sostegno popolare. Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha consolidato la sua leadership grazie a politiche sociali mirate, programmi di welfare e una forte identità nazionale. Oltre a offrire un modello di democrazia che travalica gli angusti confini del liberalismo occidentale.

L'appoggio internazionale di alleati come Russia, Cina e Iran ha contribuito a rafforzare la resistenza economica e politica del Venezuela. Inoltre, la mobilitazione popolare ha rappresentato un baluardo contro i tentativi di golpe e interventi stranieri.

Quale futuro per il Venezuela?

Il Venezuela continua a rappresentare un simbolo di resistenza contro l'imperialismo e la destabilizzazione. Con l’imminente ritorno di Donald Trump alla presidenza, la Rivoluzione Bolivariana dovrà affrontare nuove sfide. Tuttavia, la coesione interna e il sostegno popolare a Maduro suggeriscono che Caracas rimarrà un bastione di sovranità e autodeterminazione.

L'esperienza venezuelana ci ricorda che la lotta per l'indipendenza politica ed economica richiede non solo resistenza interna, ma anche solidarietà internazionale contro le manovre egemoniche che minacciano la pace globale.

Da questo punto di vista il Venezuela è in una botte di ferro: il blocco multipolare in ascesa è ben determinato a offrire sostegno morale e materiale a Caracas nella sua eroica lotta contro l’impero statunitense e i suoi stupidi vassalli. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Quando il tennis oscura un genocidio di Paolo Desogus Quando il tennis oscura un genocidio

Quando il tennis oscura un genocidio

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

I metodi mafiosi e i servi sciocchi di Michele Blanco I metodi mafiosi e i servi sciocchi

I metodi mafiosi e i servi sciocchi

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti