L'Europa alle armi: vanno fermati subito, prima che sia troppo tardi!

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Europeisti che spingono con sempre più retorica per un esercito comune. Non gli sembra vero che si stiano verificando le condizioni auspicate da Spinelli, creare l’Europa unita sull’unica parola d’ordine che essa può realmente garantire: la guerra.
 
Un’unione sempre più libera da impicci parlamentari e costituzionali capace di muovere azioni belliche a qualunque “nemico” esterno e silenziare con strumenti sempre più pervasivi e meno democratici l’opposizione interna.
 
Altro che Europa dei popoli e settant’anni di pace. L’Ue e i suoi sostenitori hanno finalmente gettato la maschera e sono pronti a realizzare il loro sogno antistorico sulla pelle dei cittadini, prime vittime delle conseguenze (dirette e indirette) di una guerra combattuta in nome della pace.
 
L’unica via per garantire la pace, infatti, è accettare che il mondo è definitivamente cambiato e da egemonico occidentale si è assestato su un nuovo equilibrio multipolare. Non certamente trascinando un intero continente in un conflitto totale dalle conseguenze imprevedibili.
 
Questi sono dei pazzi fuori di testa e vanno fermati subito. Prima che sia troppo tardi.
 

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