Le donne palestinesi raccontano le violenze sessuali israeliane nel raid di Kamal Adwan

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Le donne palestinesi raccontano le violenze sessuali israeliane nel raid di Kamal Adwan

 

Ieri, il portale Middle East Eye (MEE) ha riportato i racconti di decine di donne e ragazze che anno subito abusi sessuali da parte di soldati israeliani palestinesi, durante l'assalto all'ospedale Kamal Adwan, nord di Gaza il mese scorso.

L’occupazione israeliana con i suoi soldati ha prima di tutto bloccato l'ospedale assediandolo per quasi tre mesi. In questo modo ha impedito l'ingresso di aiuti, medicine e cibo. Inoltre, ha dato fuoco a parti dell'ospedale e bombardando pesantemente il complesso e l'area circostante.

Nel momento in cui sono entrati nell'ospedale, i militari israeliani hanno ucciso diversi pazienti e personale medico, oltre a costringere gli altri 350 ad andarsene sotto la minaccia delle armi, intimando loro di dirigersi verso la parte meridionale di Gaza.

La tredicenne Maryam al-Muqayad ha raccontato di aver ricevuto l'ordine dai soldati israeliani di spogliarsi mentre era ancora in ospedale.

I soldati l’hanno trascinata per i capelli, fatta inginocchiare per poi maltrattarla.

"Ci siamo rifiutate di toglierci l'hijab, così hanno iniziato a fare più pressione, ordinando alle ragazze sotto i 20 anni di trasferirsi a sud senza le loro famiglie, ma le famiglie si sono rifiutate. Poi hanno perquisito a nudo molte donne e le hanno molestate [sessualmente]", ha dichiarato Muqayad.

I soldati israeliani, non si sono limitati a queste violenze, ma hanno toccato le parti intime di donne e ragazze, picchiando quelle che opponevano resistenza.

L'esercito ha poi portato gruppi di donne e ragazze alla scuola di Al-Fakhoura, nel nord di Gaza.

"Ci hanno detto che ci avrebbero filmate per mostrare [al mondo] che Hamas ci stava usando come scudi umani. Quando siamo arrivate, ci hanno trascinate per i capelli attraverso il cortile della scuola, ci hanno costrette a entrare nei bagni e ci hanno ordinato di spogliarci", ha aggiunto Muqayad.

Poi i soldati "ci hanno trascinati fuori per i capelli. Ci hanno lanciato i vestiti e ci hanno fatto inginocchiare con le mani alzate, poi ci hanno sbattuto la testa contro i muri", ha dencunciato la tredicenne.

“Un soldato israeliano ha colpito un'infermiera incinta alla pancia con il calcio della sua arma. Ci hanno perquisito e separato i bambini dai genitori, poi ci hanno fatto camminare dietro ai carri armati che emettevano fumo nero.”

Euro-Med Human Rights Monitor lo scorso 28 dicembre, ha riferito che le forze israeliane hanno aggredito sessualmente donne e ragazze durante l'attacco all'ospedale Kamal Adwan.

“L'esercito israeliano ha arrestato decine di donne e ragazze, sottoponendole a gravi abusi che equivalevano a molestie sessuali, insieme a trattamenti degradanti che violavano la loro dignità umana. Ciò includeva picchiarle e costringerle a togliersi l'hijab e gli abiti.”

Una donna ha lasciatoq uesta testimonianza a Euro-Med: "Un soldato ha costretto un'infermiera a togliersi i pantaloni, poi le ha messo una mano addosso. Quando ha cercato di resistere, lui l'ha colpita duramente in faccia, facendole sanguinare il naso".

Un'altra donna ha raccontato che un soldato ha detto a una donna del loro gruppo: "Toglilo o te lo toglieremo con la forza".

In un altro caso, un soldato ha strappato i vestiti a una donna, scoprendone il petto.

Un'altra donna ha raccontato di essere stata trascinata da un soldato che l'ha costretta a mettersi addosso a lui, dicendole: “Toglitelo subito”, mentre le rivolgeva commenti osceni.

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