La "vedova nera": una storia torbida di riciclaggio di denaro tra Ucraina e Italia?
di Laura Ru (Dal canale Telegram @lauraruhk)
Quella che i giornali italiani cercano di spacciare per una truffa ai danni di un'innocente "imprenditrice ucraina" in realta' e' una storia molto torbida di evasione fiscale e riciclaggio di denaro...ma potrebbe esserci anche dell'altro, visto il personaggio coinvolto. La 62enne Oksana Moroz e' da decenni parte di una rete di potere criminale, ancella di vari presidenti ucraini, fidanzata di procuratori generali e amante di politici e oligarchi.
E' nota anche come la Vedova Nera nel suo paese, avendo iniziato la sua scalata sociale grazie ai soldi dei suoi ex-mariti. Entrambi erano legati alla criminalita' organizzata, il secondo, Alexander Okhotnikov, aveva ottenuto la cittadinanza americana e cambiato il cognome in Hunt.
Lei, secondo canali di inchiesta ucraini, e' intoccabile grazie a relazioni particolari con i servizi segreti del suo paese. Stranamente il nome del chirurgo plastico Marilena Pizzuto e' noto ai media ucraini fin dal 2016 per essere stata fermata all'aeroporto di Kiev mentre stava per salire su un aereo per Milano con oltre un milione di dollari in scatole di scarpe che recavano il marchio della boutique di Oksana, «???????? (Sanahunt).
Venne rilasciata dopo aver pagato una forte multa e restituito il denaro. La boutique di Oksana e' stata piu' volte al centro di inchieste giornalistiche in quanto evadeva le tasse sull'importazione grazie alla protezione dell'allora capo della Guardia di Finanza, Roman Nasirov, un suo amico.
Un altro amico di Oksana e' Andrii Yermak, a capo dell'ufficio di Zelensky e membro del consiglio di sicurezza nazionale. Qualcuno crede ancora alla favola di fantomatiche cure mediche pagate 4 milioni di euro da Oksana?
(@LauraRuHK)
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