"La Russia non è nostra nemica". Basta un manifesto pacifista a mandarli in tilt

17453
"La Russia non è nostra nemica". Basta un manifesto pacifista a mandarli in tilt


di Agata Iacono 

"La Russia non è nostra nemica". Una frase semplice e due mani che si stringono, con i colori della bandiera italiana e di quella russa: questi manifesti, da mesi, sono comparsi in molte città italiane.

È un gesto di solidarietà al popolo russo, da sempre amico del popolo italiano, che è stato ed è perseguitato e discriminato anche in Italia.

Cancellati concerti di artisti russi, atleti costretti a non gareggiare, persino la rappresentazione di pezzi di Cecov o la lettura di Dostoevskij sono diventate azioni carbonare da fare di nascosto.

La proiezione del film russo Il Testimone è stata ostacolata e censurata in moltissime città e a Roma è stata accompagnata da atti intimidatori. Ne parlammo a suo tempo qui: "Il Testimone". Il film russo che in Italia non deve essere visto  

Dopo Modena, Verona, Pisa, Parma, Lamezia, anche a Roma sono in fase di affissione alcuni, pochi, cartelloni col messaggio di pace e amicizia.

L'iniziativa è stata di un gruppo di cittadini, non appartenenti ad un partito politico, attivisti per la pace, che si sono aggregati al solo scopo di fare stampare i manifesti e ottenere le autorizzazioni di prassi per farli affiggere, autotassandosi.

Ma questa volta non è stato un manipolo di ucraini a protestare e minacciare. Questa volta si è mossa nientepopodimeno che l'ambasciata ucraina, in un tweet ufficiale.

"Siamo profondamente preoccupati dall’arroganza della propaganda russa nella Città Eterna. Chiediamo al Comune di Roma di riesaminare la concessione dei permessi per tali manifesti che hanno un chiaro scopo di riabilitare l’immagine dello stato aggressore". Così scrive su X l'account ufficiale dell'ambasciata ucraina in Italia.




Non si sono neppure preoccupati di cercare di capire "chi ci fosse dietro".

Eppure, la raccolta delle donazioni per i manifesti si è svolta pubblicamente a Roma alla Città dell'Altra Economia e l'affissione viene pubblicizzata da varie associazioni apartitiche pacifiste che da sempre attivano iniziative contro la guerra e la discriminazione, senza aver avuto alcun contatto con istituzioni russe.

Non solo: questi piccoli spazi di confronto, molto moderati, ospitano iniziative pubbliche culturali e raccolte firme pro Palestina.

Quindi nessuna arrogante propaganda. Solo un gesto di solidarietà e distensione che riguarda cittadini italiani, romani, e che nessuna interferenza dovrebbe avere l'ardire, l'arroganza, di mettere in discussione.

Revocare le concessioni significherebbe, per il Comune della Città eterna, dimostrare inequivocabilmente che le minacce di uno Stato straniero, cui forniamo armi e soldi a discapito dei nostri interessi, sono più forti del diritto costituzionale italiano.

Qui di seguito lo stato di affissione dei cartelloni a Roma.

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti