La Russia all’Onu: “A Gaza si sta consumando una catastrofe umanitaria di portata biblica”

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La Russia all’Onu: “A Gaza si sta consumando una catastrofe umanitaria di portata biblica”

 

"In Cisgiordania e nella Striscia di Gaza si sta verificando una catastrofe umanitaria di portata biblica", ha avvertito, ieri, il rappresentante permanente russo presso l'ONU, Vasili Nebenzia, parlando ad una sessione del Consiglio di Sicurezza dell'organizzazione.

Secondo il diplomatico, Israele “ignora apertamente le opinioni della stragrande maggioranza dei membri dell'ONU, compresi molti Paesi occidentali, sulla necessità di porre fine alla violenza”. Inoltre, Nebenzia ha accusato gli Stati Uniti di aver causato la “paralisi” del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e di “non essere ancora riusciti ad adottare una risoluzione con la richiesta urgente di un cessate il fuoco”.

Al contrario, gli Stati Uniti e Israele hanno piani per “sterminare” la popolazione della Striscia di Gaza o espellerla dal suo territorio, nonché per assimilare il resto della popolazione palestinese in Israele al fine di “risolvere la questione palestinese”, ha denunciato il rappresentante russo.

"Il tempo delle mezze misure [...] è passato. Le pause umanitarie non aiutano. Gli aiuti umanitari non possono essere forniti nel mezzo delle ostilità sul terreno", ha sottolineato. "Oggi il compito prioritario della comunità internazionale è fermare lo spargimento di sangue, minimizzare i danni alla popolazione civile e riorientare la situazione verso la dimensione politico-diplomatica", ha spiegato Nebenzia.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario rilanciare un processo di negoziati tra palestinesi e israeliani per risolvere il conflitto sulla base della “soluzione dei due Stati”, con uno Stato palestinese indipendente ai confini del 1967, con Gerusalemme come sua capitale e la coesistenza pacifica con Israele, ha aggiunto.

La scorsa settimana, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato a stragrande maggioranza  un progetto di risoluzione presentato dalla Giordania che chiedeva una "tregua umanitaria immediata, duratura e sostenibile" nella Striscia di Gaza, finalizzata alla "cessazione delle ostilità". Ben 120 delegazioni hanno votato a favore, mentre 14 hanno votato contro e 45 si sono astenute.

Traduzione de l’AntiDiplomatico

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