La nuova dottrina navale della Russia

La nuova dottrina navale della Russia

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In occasione dell'anniversario della Marina russa, il presidente Vladimir Putin ha presentato la nuova dottrina navale, che mira a garantire i mezzi per la difesa del territorio, mentre considera gli Stati Uniti e la NATO i suoi principali nemici a causa delle loro ambizioni espansionistiche.

La cerimonia si è svolta presso il Museo di Storia dello Stato di San Pietroburgo, nella Fortezza di San Pietro e Paolo, poco prima dell'inizio della parata della Giornata della Marina.

La nuova dottrina navale della Russia, promulgata per decreto dal presidente Putin, consentirà di espandere il suo potenziale in mare anche se, si legge nel testo, non sarà finalizzata al confronto.

Tra le altre cose, accelererà la mobilitazione delle risorse della Marina, che includerà le navi civili e i loro equipaggi, nonché l'uso delle infrastrutture marittime in tempo di guerra.

Durante il suo discorso di apertura della parata navale, il leader russo ha spiegato che la nuova dottrina marittima definisce i confini e le zone degli interessi nazionali del Paese eurasiatico. "Abbiamo tracciato apertamente i confini e le zone degli interessi nazionali della Russia, sia economici che vitali e strategici. Innanzitutto, si tratta delle nostre acque artiche, di quelle dei mari Nero, di Okhotsk e di Bering, del Baltico e dello stretto di Kuril. Li proteggeremo con fermezza e con tutti i mezzi".

Putin ha sottolineato che la Russia garantirà con fermezza la difesa dei suoi confini marittimi con tutti i mezzi e ha aggiunto che la Marina russa è pronta a rispondere con velocità fulminea a chiunque voglia invadere la sovranità e la libertà russa."La flotta è in grado di rispondere con velocità fulminea a chiunque decida di invadere la nostra sovranità e la nostra libertà", ha dichiarato, aggiungendo che la flotta svolge con onore compiti strategici ai confini del Paese e in qualsiasi parte degli oceani del mondo, ha un alto grado di preparazione per le operazioni attive e viene costantemente migliorata.

"La situazione attuale ci impone di intraprendere un'azione appropriata, rapida e decisiva. Sono convinto che l'attuale generazione di marinai e ufficiali sia un pilastro affidabile e indistruttibile della Patria. Per tutti noi, la Patria è un concetto sacro e la sua difesa è l'alto dovere e il senso della vita di ognuno di noi". Il capo di Stato ha anche indicato che il benessere delle famiglie dei marinai rimane una priorità assoluta.

La necessità di modificare la dottrina navale

La necessità di modificare la dottrina navale è stata espressa lo scorso maggio dall'allora vice primo ministro Yuri Borisov, il quale indicava che il documento deve tenere conto dell'evoluzione della situazione geopolitica e strategico-militare nel mondo.

L'alto funzionario evidenziava che è fondamentale per la Russia rafforzare le proprie capacità di garantire e proteggere gli interessi nazionali negli oceani del mondo e che le nuove disposizioni della dottrina riguardano l'addestramento e la preparazione alla mobilitazione nel campo delle attività marittime. Queste misure garantiranno l'introduzione di navi ed equipaggi civili nella Marina e il funzionamento dell'infrastruttura marittima in tempo di guerra.

Allo stesso tempo, Borisov ha sottolineato che la nuova versione della dottrina non mira al confronto, ma a migliorare la sicurezza nazionale nella sfera delle attività marittime e a ridurre significativamente la dipendenza di tutte le sfere delle attività marittime da influenze e circostanze esterne.

10 punti della nuova dottrina

Il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda ha evidenziato quelli che vengono definiti i 10 punti più importanti delle nuova dottrina navale di Mosca. 

1. Gli interessi nazionali di Mosca si concentrano principalmente su: zona marina costiera; nel Mediterraneo orientale; Mar Nero, stretto del Baltico e delle Curili, rotte del commercio mondiale dell'acqua. 

2. Il desiderio degli Stati Uniti di dominare l'oceano minaccia la sicurezza nazionale della Russia.

3. La dipendenza dal commercio marittimo crea rischi.

4. Ma non ci sono molte alternative - ora la maggior parte del commercio internazionale avviene via mare, quindi la Russia costruirà nuovi porti e nuove navi.

5. Gli spazi nell'Artico non sono stati definitivamente divisi: ciò può anche minacciare difficoltà, poiché altri paesi sono pronti a sfidare il controllo sulla rotta del Mare del Nord.

6. Allo stesso tempo, la crescita della popolarità dei trasporti nel nord è un obiettivo statale.

7. La Russia è decisa a lavorare il pesce pescato a livello domestico e non venderlo all'estero.

8. In Estremo Oriente appariranno cantieri navali in grado di costruire grandi rompighiaccio e portaerei.

9. E sul Mar Nero si svilupperà il turismo nautico.

10. Per l'Artico, Mosca inizierà a costruire navi portacontainer a propulsione nucleare in grado di navigare attraverso il ghiaccio. 

I nuovi missili ipersonici Zircon

La Dottrina Navale è solo un documento di pianificazione strategica che definisce e mira le aree prioritarie della politica marittima nazionale verso l'indipendenza e l'autosufficienza della Federazione Russa nel campo delle attività marittime, ma nel discorso di Putin c’è stato un punto che ha provocato una certa apprensione nelle sedi di governo occidentali. 

Il presidente russo ha infatti affermato che “la flotta è in grado di rispondere con velocità fulminea a chiunque decida di invadere la nostra sovranità e la nostra libertà”. Il riferimento di Putin è abbastanza chiaro: la Marina russa riceverà missili ipersonici Zircon capaci di raggiungere una velocità di oltre 10mila chilometri all'ora. La fregata "Admiral Gorshkov" sarà la prima nave ad assumere il servizio di combattimento con questa formidabile arma a bordo. 

Secondo quanto osservato dall’analista Douglas Patience sul Mirror, le navi da guerra con missili ipersonici saranno un grosso problema per l’esercito britannico: “Queste armi ipersoniche possono viaggiare nove volte la velocità del suono e nell'ultimo anno la Russia ha condotto numerosi lanci di prova dello Zircon da navi da guerra e sottomarini. A una velocità così elevata, Zircon raggiungerà Londra in circa cinque minuti”. 

Secondo alcuni esperti militari cinesi l’entrata in servizio degli Zircon causerà il panico anche negli Stati Uniti. Per la prima volta nella loro storia, infatti, non hanno alcuna difesa valida contro queste armi non essendo ancora riusciti a sviluppare missili capaci di intercettare le armi ipersoniche già in possesso di Russia e Cina. 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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