La CMSi chiede formalmente all'OMS un confronto scientifico su efficacia e sicurezza dei vaccini Covid

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Risponderà, il direttore generale dell'OMS?

Tedros Adhanom Gebreyesus è il destinatario di una dettagliata lettera scritta dalla Commissione medico-scientifica indipendente (CMSI) che chiede all'organizzazione sanitaria dell'Onu "Un confronto scientifico aperto su efficacia e sicurezza dei farmaci", sulla base delle evidenze emerse dall'analisi della letteratura nazionale e internazionale.

L'Oms non ha rinunciato all'obiettivo, enunciato nel 2021, di vaccinare almeno il 70% della popolazione mondiale. Quindi di seguito, dal sito Assis.it (Associazione di studi e informazione sulla salute), la sintesi che contiene il link al testo completo in inglese.


Da Assis.it


La Commissione Medico Scientifica Indipendente – CMSi – non demorde e continua a chiedere un confronto scientifico aperto alle istituzioni; questa volta è stata inviata una Lettera aperta al Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale di Sanità, il Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, per sollecitare una discussione su efficacia e sicurezza a medio termine dei prodotti utilizzati nell’attuale campagna vaccinale anti-COVID-19.

Basandosi sulle evidenze emerse dall’analisi della letteratura nazionale e internazionale e dei dati istituzionali la CMSi, sempre con spirito propositivo, contesta alcune prese di posizione dell’OMS come la volontà di vaccinare almeno il 70% dell’intera popolazione mondiale con vaccini anti-Covid-19 al fine di contenere la pandemia.

Tra le evidenze portate leggiamo che:

  • alcuni mesi dopo l’ultima dose la protezione dall’inoculazione non solo si riduce progressivamente, ma l’efficacia diventa negativa, cioè le persone non vaccinate ricevono meno diagnosi di SARS-CoV-2 rispetto alle persone della stessa fascia di età che sono state completamente vaccinate o hanno ricevuto anche dosi di richiamo (le possibili motivazioni sono dicusse anche QUI).
  • non si hanno sufficienti garanzie circa la sicurezza dei prodotti utilizzati: il numero di decessi per tutte le cause nel gruppo placebo rispetto al gruppo che riceveva il vaccino sperimentale era simile (Moderna) o inferiore (Pfizer-BioNTech). Inoltre gli studi sono stati successivamente interrotti vaccinando anche i membri del gruppo placebo, evitando così la possibilità di un follow-up a lungo termine, invalidando di conseguenza l’intero studio. I vaccini Pfizer e Moderna mRNA COVID-19 sono stati anche associati ad un rischio più elevato di eventi avversi gravi di particolare interesse nei partecipanti vaccinati rispetto ai controlli con placebo.
  • la proteina Spike prodotta a seguito di vaccinazione è stata rinvenuta in molti tessuti della persona inoculata, no solo nel sito di iniezione, e potrebbe essere essa stessa la causa degli effetti avversi della vaccinazione.
  • manca una sorveglianza attiva quindi la reale incidenza degli eventi avversi effetti è fortemente sottovalutata e le conseguenze a lungo termine non sono note.
  • in bambini e giovani adulti i vaccini a mRNA potrebbero essere coinvolti nell’eccesso di mortalità osservato in un certo numero di paesi europei dalla settimana 22 del 2021 fino a tutto il 2022-

La CMSi conclude la lettera esprimendo preoccupazione per il fatto che l’OMS trascuri o minimizzi i rischi connessi alla vaccinazione e si propone per una discussione aperta su efficacia e sicurezza a medio termine dell’attuale campagna di vaccinazione anti-COVID-19 che venga svolta tra operatori sanitari e ricercatori senza conflitto di interessi.

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