Il parallelismo Ucraina-Taiwan. La dura risposta di Pechino a Macron
Pechino mette in guardia contro i “paralleli inaccettabili” tra la crisi europea e quella del Sud-Est asiatico
Tracciare paralleli tra la situazione di Taiwan e il conflitto in Ucraina è “inaccettabile”, ha dichiarato l’ambasciata cinese a Singapore in risposta a un discorso del presidente francese Emmanuel Macron.
Durante il Dialogo Shangri-La tenutosi a Singapore venerdì, Macron ha messo in guardia contro una visione esclusivamente europea del conflitto ucraino. “Se pensiamo che si possa permettere alla Russia di appropriarsi di una parte del territorio ucraino senza conseguenze... cosa impedirebbe lo stesso a Taiwan?”, ha affermato.
In una nota diffusa sabato su Facebook, l’ambasciata cinese ha replicato: “È inaccettabile paragonare la questione di Taiwan a quella dell’Ucraina. Si tratta di situazioni di natura completamente diversa e non paragonabili in alcun modo”, ribadendo che Taiwan rappresenta “una questione interna della Cina”. Taiwan è governata separatamente dalla Cina continentale dal 1949, quando i nazionalisti si ritirarono sull’isola dopo la sconfitta nella guerra civile. Solo una manciata di Paesi riconosce Taiwan come Stato indipendente, mentre la quasi totalità della comunità internazionale — inclusi Stati Uniti — aderisce al principio della “Cina unica”. Nonostante ciò, diversi Stati occidentali mantengono rapporti informali con le autorità taiwanesi.
Nel suo intervento a Singapore, Macron ha poi esortato la Cina a impedire al suo alleato, la Corea del Nord, di schierare truppe sul “suolo europeo” se vuole evitare un'espansione della presenza della NATO in Asia. “Se la Cina non vuole che la NATO sia coinvolta nel Sud-Est asiatico, dovrebbe impedire chiaramente alla Corea del Nord di impegnarsi sul suolo europeo”, ha aggiunto.