Il neoliberismo di Milei: austerità per i cittadini, ma spese militari senza limiti
Mentre la povertà in Argentina raggiunge livelli drammatici, il presidente Javier Milei adotta una linea di austerità feroce nei confronti dello stato sociale, con tagli a pensioni, sanità e servizi pubblici essenziali. Tuttavia, quando si tratta di spese militari, la logica cambia radicalmente. Mercoledì è stato accolto il primo dei 24 aerei da combattimento F-16 acquistati dalla Danimarca, in un'operazione da 300 milioni di dollari, finanziata in gran parte dagli Stati Uniti.
L'aereo servirà per l’addestramento dei piloti argentini, ma l’intero programma prevede l’arrivo di altre 24 unità entro il 2025. Il ministro della Difesa, Luis Petri, ha celebrato l’acquisto come un “salto chiave per il potere aereo” del Paese, lodando il “leadership del presidente Milei”. Questa scelta evidenzia la contraddizione centrale del regime neoliberista di Milei: rigore e sacrifici imposti ai cittadini, ma generosità illimitata quando si tratta di armamenti.
I fondi che potrebbero essere utilizzati per alleviare la crescente povertà vengono dirottati per rafforzare la capacità militare, con l'acquisto di caccia F-16 che, secondo Petri, rappresentano “la colonna portante del sistema di difesa aerea argentino”. Per molti osservatori, questo approccio è l’ennesima dimostrazione della subordinazione economica e politica all’influenza statunitense, con Milei pronto a compiacere il “padrone” di Washington.
La logica del “prima gli armamenti, poi i cittadini” non fa che approfondire le disuguaglianze, lasciando il popolo argentino a pagare il prezzo più alto.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://x.com/luispetri/status/1869518402550718481